Folia Canonica 5. (2002)

STUDIES - Piero Amenta: La nuova normativa per lo svolgimento delle cause di dichiarazione di nullita dell'ordinazione: commento e primi rilievi

FOLIA CANONICA 5 (2002) 163-177. PIERO AMENTA LA NÍŰOVA NORMATÍVA PER LO SVOLGIMENTO DELLE CAUSE DI DICHIARAZIONE DI NULLITÀ DELL’ORDINAZIONE: COMMENTO E PRIMI RILIEVI I. LA DISCIPLINA PRECEDENTE; IL PROBLEMI ATTUALIE GENESI DELLA NUOVA NORMATÍVA; III. La natura del processo. Con decreto del 16 ottobre 2001, a firma del Prefetto, Sua Eminenza il Card. Jorge A. Medina Estévez, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha emanato una nuova normativa destinata alio svolgimento dél­lé cause di dichiarazione di nullité della Sacra Ordinazione. Nel summenzionato decreto, il Dicastero spiega ehe le nuove norme sostituiscono le precedenti Re­gulae Servandae, dei 9 giugno 1931, promulgate per autorité di Pio XI ed emana­te dall’allora Congregazione dei Sacramenti.1 Spiega anche le ragioni di tale in- novazione: la nécessité di adattare alio spirito ed alia lettera dei nuovo Codice una normativa ehe conservava caratteristiche formali - ma anche sostanziali - ormai obsolete, in un quadro giuridico-processuale notevolmente rinnovato ed ispirato a principi di maggiore garanzia quanto alio stato delle persone. Vedremo, nel prosieguo di questo contributo, la struttura dei documento e le novitá di rilievo di una normativa, che solo apparentemente non si discosta di molto dalla normativa precedente. In queste brevi note, desideriamo offrire un commento alia normativa promulgata: va da sé che percio dovremo prescindere da questioni di diritto sostantivo, salvo il doverlo richiamare per nécessité di completezza dei discorso. L’iter è stato piuttosto lungo e laborioso, come s’addice ad una normativa ehe, seppur destinata nella realté a disciplinare pochissimi casi, è comunque de­stinata ad avere un raggio di influenza molto vasto, data 1’ampiezza della compe- tenza della Congregazione in materia.2 La normativa ha mosso i primi passi a 1 cf. AAS, vol. XXIII, 1931, 457-492. 2 A proposito di competenza, il Codex luris Canonici, come anche il Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, fanno riferimento al “competens Curiae Romanae Dicasterium” (can. 1386,§ 1 CCEO; cfr. can. 1709 CIC) che, perl’art. 68 della Cost. Apóst .Pastor Bonus,è certamente la Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (=CCDDS): l’art. 68 della Costituzione Apostolica è formulato in maniera taie da non riportare alcuna li- mitazione di competenza: “Ipsa competens quoque est in causis de nullitate sacrae ordinatio­nis cognoscendis ad normam iuris”, a differenza di altri articoli che pure riguardano la compe-

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