Folia Canonica 5. (2002)

STUDIES - Natale Loda: La formula sicut pater et caput relativa al Patriarca mel c. 55 CCEO e le sue implicanze giuridiche

112 NATALE LODA to pastorale di guida e govemo avrà corne oggetto la comunità affidata ma insie- me ad una sollicitudo amnium Ecclesiarum come apertura e sostegno.* 26 27 Nella Lettera di Giustiniano al Papa Giovanni II del 25 marzo 533 rimperatore lo indica come caput omnium Sanctarum Ecclesiarum.11 Il Vescovo ed il Patriarca visti nella derivante strutturazione dei Diritto Ro­mano si pone secondo due piani: a) la familia ehe ora ha il suo omologo nella Chiesa patriarcale e con diffïcoltà ma analogicamente in senso ampio la propria Eparchia (disgiuntamente e su un altro piano di patemità); b) lo Status riferentisi alia Universa Ecclesia a seconda dei differenti compiti nella loro accezione. Infatti il Patriarca nell’esercizio dei suo potere relativo al Patriarcato è subordi­nate da una parte dalla Legge che circoscrive la sua potestas avendo riferimento alia Universa Ecclesia secondo il principio organizzativo e divisionale dei com­piti. II Patriarca esercita la potestas come il Paterfamilias, esercita la patria pote­stas intesanel senso di potere assoluto di un soggetto su altri soggetti, inserimen- to ed unione dei contrapposti nel quadro di potere assoluto in blocco e dispotico come un diritto di proprietà e possesso. Tale potestas è ricollegata al fatto di esse- re Vescovo ex c. 73. Al Patriarca è riservato il potere di esercitare altresi Vimpe­rium ehe non è assimilabile alia potestas in quanto non presuppone alcuna suddi- tanza, ma che inerisce in maniera esclusiva 1’organizzazione pubblica come ge­stio Reipublicae. L’ imperium si esprime in un diritto di dare ordini a chi non sia nella potestas dell’ordinante.28 Ma Tanalisi dell’espressione pater et caput nel Diritto romano-bizantino ri­manda alla concettualità e stabilizzazione giuridica in materia augurale dal con­cetto di dominium in domo ehe connota tale potere assoluto riportato al diritto sa­cro laddove il paterfamilias è anche Sacerdote del culto domestico.29 Infatti si potrebbe dire in via analogica ehe il Vescovo ma anche il Patriarca esercita la pa­tris peritia intesa come capacité di essere guida della propria Chiesa patriarcale ed Eparchia (analogamente nel Diritto romano il paterfamilias era capo e guida della propria familia) in senso pieno, tanto che nel diritto ecclesiale viene assunto rivestire il nome del comando, poiché è carico di amara invidia e di pericolo’. [64,1 ]. E Pietro disse: 1 ... del resto, non sei forse fermamente convinto che non devi comandare [ai fedeli] come i capi delle nazioni, ma essere come uno schiavo che li serve, un padre che [li] accoglie, un medico che [li] visita, un pastore che [li] custodisce, in una parola, essere tutto preoccupato per la loro salvezza ? .....] 26 Cattaneo, 1 ministeri (nt. 21), 203 e ss. 27 C 1,1,8-11. 28 F. Gallo, Osservazionisullasignoria del "Paterfamilias " in epoca arcaica [Estratto]; F. Fabbrini, La deßnizione del potere in Roma antica, Roma 1983,43. 29 Si veda il caso di Virgilio e Servio relativamente nei rapporti tra Anchise ed Enea analiz- zati e valutati da G. Lobrano, 57 e ss.

Next

/
Thumbnails
Contents