Folia Canonica 5. (2002)
STUDIES - Natale Loda: La formula sicut pater et caput relativa al Patriarca mel c. 55 CCEO e le sue implicanze giuridiche
108 NATALE LODA II. Le figure giuridiche di Pater ed Caput nella storia La formulazione sicut Pater et Caput attribuita al Patriarca come risulta nel c. 55 sebbene nella sua completezza sembri essere alquanto recente, dall’analisi singolare dei termini ritrova una base profana ed indoeuropea passata nella S. Scrittura, ma anche il suo humus nel Diritto Romano dove affonda le sue radici e linfa. Tale dittico nel Diritto Romano-bizantino riporta adun’identificazione nuo- va ecclesiale dei Patriarca attraverso una corrispondenza e referenza roma- no-canonistica ehe completa tale figurazione potestativa. II primitivo concetto di Pater appartenente al patrimonio indoeuropeo cornu - ne fu assolutamente genealogico riferentisi alia parentela familiare in sanscrito pitar ed accanto ad esso potis fino al termine in greco patèr.4 Tale vocabolo deno- minava genericamente non solo una patemità fisica ma un valore sociale, come il capo della casa, rappresentante del seguito delle generazioni.5 Tale concetto giu- ridico sociologico di capofamiglia e padrone della casa avente un potere illimita- to di comandare come la più alta autorità della famiglia si esprimeva anche in un contesto di govemo monarchico ehe esercitava una funzione giudiziale e penale. Infatti il padre poteva disporre degli uomini liberi e non liberi che appartenevano alla sua casa, avendo altresi il compito della cura e prowedimento ai bisogni dei familiari. Se nel mondo greco il padre aveva un potere libero sulla famiglia e govemava la casa, nel mondo latino-romano si accentuava tutto sulla figura del paterfamilias e patria potestas. La radice biblica del termine äb tradotto come “padre” e riferito a Dio stesso è antichissimo in un contesto veterotestamentario, ma specialmente in quello neo- testamentario porta a quei rimandi facendo divenire il termine fondamentale della rivelazione di Gesù e della fede professata dalla comunità cristiana. Nella te- stimonianza apostolica si nota un legame di Dio Padre esplicitato riguardo a Gesù Cristo ed agli uomini stessi secondo un carattere di sovranità.6 4Vedasi G. Devoto , Storia della lingua di Roma, Bologna 1944, p. 8. Sene veda il significato anche in J. B. Fuertes, Auctoritas, in Commentarium pro Religiosis 54 (1973) 193-212, compresa la comparazione con Vauctoritas. G. Schrenk - G. Quell, Pater, in Grande Lessico dei Nuovo Testamento, IX, Brescia 1974, coll. 1112-1306. 5 A. Ernout — A. Meillet, Dictionnaire étymologique de la Langue latine. Histoire des mots, Paris 1959. Cosi anche il Thesaurus Linguae Latinae, vol. X,1 fase. V, Leipzig 1990, col. 682-683. E. Benveniste, Le vocabulaire des Institutions indo-européennes, I, Paris 1969,209 ess.; parallelo al nostro argomento offre alcuni spunti soprattutto per quanto riguar- da il periodo medievale ritrovando nella figura dell’abbate il paterfamilias ed il monaco corne fîliusfamilias: E. Zagano, Equiparazione del monaco allô schiavo e al figlio di famiglia, in Vita Consacrata 3 (1967) 253-267. 6 Aa. Vv., Dio Padre di misericordia, Genova 1998. V. M. Fernandez, Sentido Teologi- co de la paternidad de la primera Persona, in Angelicum 77 (2000) 437-458.