Folia Canonica 4. (2001)
STUDIES - Raffaele Coppola: Terrirorialita e personalita nel diritto interconfessionale
56 RAFFAELE COPPOLA Gli atti della sessione congiunta dell’Assemblea generale dell’UCEBI e del Sinodo déllé Chiese valdesi e metodiste del 1995, all’art. L/95, “dá mandato ágii esecutivi di promuovere una ricognizione dei rapporti ecumenici intema- zionali, identificando gli ambiti nei quali appare opportuno operare insieme come Chiese BMV ovvero come Federazione, e quindi di adottare o di proporre dei provvedimenti ehe valorizzino 1’apporto unitario delle Chiese BMV e/o federate al movimento ecumenico”. Quindi all’art. M/95, si approvano le linee generali dei documento “Ordina- mento sinodale valdese e Ordinamento congregazionalista battista”, in cui, innanzi tutto, le Chiese battiste, metodiste e valdesi affermano ehe ogni congre- gazione o comunità cristiana o Chiesa locale è la manifestazione primaria e originaria della Chiesa, pur non essendo l’unica. Ma questa autonómia comun- que rafforza l’esigenza di forme più ampie di comunione, forme assembleari, sinodali o conciliari, mediante le quali le Chiese agiscono insieme. Infatti le Chiese BMV affermano ehe i loro rispettivi ordinamenti ecclesiastici (sinodale per valdesi e metodisti, congregazionalista per i battisti) contengono ciascuno elementi propri dell’altro. Il reciproco riconoscimento significa riconoscimento della legittimità evangelica dell’ordinamento dell’altro e costituisce per le Chiese la base per una più piena comunione di vita e di testimonianza. Questo comporta per le Chiese un duplice impegno: per valdesi e metodisti, vivere il loro ordinamento sinodale tenendo conto di quello congregazionalista, e inver- samente, per i battisti, vivere il proprio ordinamento congregazionalista tenendo conto di quello sinodale; inoltre, avviare un processo di reciproca ricezione dei pronunciamenti delle rispettive assemblée giudicanti rilevanti per la crescita comune. Ma, già in occasione della sessione congiunta del 1990, l’Assemblea e il Sinodo fanno proprio il documento sui “Reciproco riconoscimento fra Chiese battiste, metodiste e valdesi in Italia”, presentato da una apposita commissione, invitando le Chiese battiste a ricevere a pieno titolo tra loro i membri metodisti e valdesi e le Chiese metodiste e valdesi a ricevere i battisti, ciascuno senza perdere la propria qualifica denominazionale; invitano inoltre le Chiese battiste, metodiste e valdesi ad accogliere, reciprocamente, il servizio di fratelli e sorelle pastori, predicated e diaconi, sulla base di una comune concezione dei ministeri nella Chiesa. Sempre nella classe dei rapporti interecclesiastici, a base confessionale omogenea, si possono riscontrare rapporti correnti su di un piano non istituzio- nalizzato, nel senso cioè che tali rapporti tra Chiese distinte dal punto di vista organizzativo non si collocano all’interno di un preordinato organismo pluriec- clesiastico, ma si presentano semplicemente come rapporti esterni ai rispettivi ordinamenti delle Chiese, ehe vi danno luogo tramite i soggetti variamente operand. Tali rapporti sono occasionati dali’opportunité di un accordo bilaterale