Folia Canonica 4. (2001)

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272 BOOK REVIEWS Applicando il principio di Unitatis Redintegratio 17 nel campo della teológia matrimoniale, notiamo ehe quella orientale sottolinea alcuni aspetti dei myste- rion nuziale più che quella latina, concentrandosi sui ministero sacerdotale della Chiesa nella celebrazione dei sacramento dei matrimonio, presupponendo lo scambio dei consenso degli sposi: nel matrimonio la Chiesa si unisce alio Sposo nella fecondità di nuovi figli e nelbimpegno della testimonianza e della missio­ne. Mentre la teológia latina si concentra maggiormente sui consenso, quale atto ehe costituisce il sacramento del matrimonio. Per i Latini gli elementi essenziali della celebrazione dei matrimonio sono la presenza attiva di un sacerdote o di un diacono delegato, oppure, a determinate circostanze, di un laico, e di due testimoni. Per gli Orientali è richiesta la presenza attiva dei sacerdote ehe compie il rito sacro alia presenza di due testimoni; il rito sacro della celebrazione dei matrimonio è un elemento costitutivo dei matrimonio, e s’intende per esso 1’intervento dei sacerdote assistente e benedicente. È proprio il sacerdote ehe celebra il sacramento dei matrimonio dei fedeli orientali, i quali stabiliscono tra loro con irrevocabile consenso il patto matrimoniale. Nella Chiesa latina sono gli sposi a mettere in atto il rito essenziale dei sacramento e, percio, i ministri dei sacramento sono considerati abitualmente i coniugi; tuttavia, non sono ministri in forza di un potere ehe si potrebbe dire “assoluto” e nell’esercizio del quale la Chiesa, strettamente pariando, non avrebbe niente da dire. Sono ministri perché membri vivi dei Corpo di Cristo in cui essi emettono il loro giuramento, senza ehe mai la loro decisione, che è insostituibile, faccia del sacramento una pura e sola emanazione dei loro amore. II sacramento come tale appaitiene totalmente al mistero della Chiesa in cui essi sono introdotti, in modo privilegiato, dal loro amore conjugale. Percio nessuna coppia si scambia il sacramento dei matrimonio senza il consenso della Chiesa stessa e in forma diversa da quella ehe la Chiesa stabilisée come la più espressiva del mistero in cui il sacramento introduce gli sposi: essi sono ministri nella Chiesa e attraverso la Chiesa, senza mai mettere al secondo posto Colei il cui mistero è fonte dei loro amore. Nelle Chiese orientali, invece, öltre gli sposi che effettuano quello che Cristo stabili per il rito essenziale dei sacramento, il sacerdote deve compiere il ritus sacer, il quale per volonté della Chiesa è diventato elemento essenziale dei rito dei sacramento; dunque, nelle Chiese orientali i ministri dei sacramento dei matrimonio sono i due nubendi e il sacerdote benedicente. II nostro volume mette in evidenza queste peculiarità orientali presentando la celebrazione dei matrimonio nel rito copto, bizantino, armeno, siriano, maronita e caldeo; esso è indirizzato prima di tutto agli sposi quale strumento di meditazione e di contemplazione; ai presbiteri per la pastorale dei fidanzati e dei coniugi; agli operatori di pastorale familiare nelle situazioni ordinate o difficili di vita coniugale; agli studiosi di teológia matrimoniale per riprendere coscienza di proposte teologiche diverse. Lorenzo Lorusso

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