Folia Canonica 4. (2001)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Péter Szabó: Forma canonica dei matrimoni misto CIC/CCEO - Questioni intorno al significato dell'interventus ministri sacri (CIC c. 1127, § 1) in prospettive dottrinali

Folia Canonica 4 (2001) 253-261. PÉTER SZABÓ FORMA CANONICA DEI MATRIMONI MISTI CIC/CCEO Questioni intorno al significato dell’interventus ministri sacri (CIC c. 1127, § 1) in prospettive dottrinali Introduzione; I. Disposizioni normative e loro contrastante interpretazione; II. Lamodalità DELL’ INTERVENTO E LO STATO ONTOLOGICO DBLMINISTER SACER {CIC C. 1127, § 1); III. ASPETTI DOTTRINALI’, OSSERVAZIONE CONCLUSIVA. Introduzione Durante il Concilio Vaticano II e nel periodo dei dopo-concilio i diversi aspetti dei matrimoni misti sono stati oggetto di una vivace discussione e di un serio riesame. Questo fatto viene evidentemente provato dai documenti che in un periodo assai breve si sono susseguiti limo dopo l’altro. Come risultato di quest’attività normatíva, la disciplina sui matrimonio misto è stata notevolmente innovata.1 La normatíva perö della forma canonica dei matrimoni misti celebrati con una parte ortodossa, o più precisamente la sua interpretazione, è una questione ehe fino ad oggi è in discussione. La disciplina cattolica al riguardo ha dimostrato una forte oscillazione. L’anno 1949 Pio XII aveva stabilito, senza dubbio per mettere un freno ai matrimoni celebrati senza garanzie e contro i canoni della Chiesa cattolica, ehe i matrimoni fra cattolici e ortodossi, celebrati davanti un prete ortodosso erano non soltanto illeciti ma anche invalidi, per vizio di forma canonica (CA c. 85). La severa norma scontento non pochi orientali e nella pratica si è mostrata controproducente. Infatti, la consuetudine di celebrare il matrimonio secondo il rito e la confessione di fede dello sposo è rimasta invincibile.Ibis Per porre fine alfenorme moltiplicazione dei matrimoni misti invalidi, il Concilio Vaticano II, tornando in sostanza alfordinamento anteriore, ha stabilito l’obbligo della forma canonica come condizione solo ad liceitatem (OE 18).1 2 Ma il testo di 1 Per una sintesi di questo processo vedasi ad esempio: Z. Grocholewski, Matrimoni misti, in Matrimonio canonico fra tradizione e rinnovamento (11 Codice dei Concilio V aticano 11,7), Bologna 1985, 241-245. ibis I. Ortiz de Urbina, Breve commento, in A. Favale - I. Ortiz de Urbina, Decreto suile Chiese orientali cattoliche, in UJftcio pastorale dei vescovi e le Chiese orientali cattoliche. Genesi storico-dottrinale, testo latino e traduzione italiana, esposizione e commento (Collana ‘Magistero Conciliare’ 12), Torino 1967, 511. 2 «Per prevenire matrimoni invalidi, quando i cattolici orientali celebrano matrimonio con gli acattolici orientali battezzati, e per provvedere alla stabilité e alla santità delle nozze come pure alia pace domestica, il Santo Sinodo stabilisée che per questi matrimoni la forma

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