Folia Canonica 4. (2001)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Janusz Kowal: "Causa efficiens" del matrimonio, con uno speciale riguardo al dibattito nel contesto del CCEO

CAUSA EFFICIENS DEL MATRIMONIO 251 ne segue anche che per la dottrina orientale non-cattolica non esiste il principio deirinseparabilità tra valido contraito matrimoniale e sacramento. A volte queste differenze sostanziali della disciplina sui matrimonio ehe esistono tra la Chiesa cattolica e quelle ortodosse avvengono - a nostro avviso - per mancanza di chiarezza metodologica o altre ragioni, usate nel presentare «la diversa prospettiva orientale». Giustamente, cercando di adempiere la volonté del Concilio Vaticano II, si cerca di far si ehe «le tradizioni delle Chiese orientali rimangono integre e salve»59 60 e di «conservare legittimi riti e discipline» degli orientali, «ehe non devono introduire mutazioni se non per ragione dei proprio organico progresso».61 Pero - come abbiamo già detto - bisogna anche tener presente che il matrimonio, essendo un’istituzione naturale, non puè non essere uguale, nei suoi elementi essenziali, per tutti gli uomini di tutti i tempi; che il matrimonio sacramento istituito da Cristo non puo non essere lo stesso oggettivamente, nei suoi elementi essenziali, per tutti i battezzati e per tutti i tempi. Percio non sembra né giusto né giustificato adottare le soluzioni che in fondo non coinci- derebbero con un principio cosi fondamentale come è quello della inseparabilità tra contatto matrimoniale valido e sacramento ed il fatto ehe proprio questo e non altro matrimonio è stato elevato da Cristo alla dignità del sacramento. Principio - d’altronde - recentemente di nuovo ribadito dal Sommo Pontefice: II fatto pero ehe il dato naturale sia autoritativamente confermato ed elevato a sacramento da nostro Signore non giustifïca affatto la tendenza, oggi purtroppo largamente presente, a ideologizzare la nozione dei matrimonio - natura, essen­ziali propriété e finalité -, rivendicando una diversa valida concezione da parte di un credente o di un non credente, di un cattolico o di un non cattolico, quasi ehe il sacramento fosse una realté successiva ed estrinseca al dato naturale e non lo stesso dato naturale, evidenziato dalla ragione, assunto ed elevato da Cristo a segno e mezzo di salvezza.62 59 Cf. Prader, Aspetti specifici (nt. 56), 49; Kadzioch, II ministro (nt. 26), 139. 60 Concilium Vaticanum II, dec. Orientalium ecclesiarum, 21. XI. 1964, n. 2. 61 Ibidem, n. 6. 62IOANNES Paulus II, alloc, ai Prelati della Rota Romana, 1. II. 2001, n. 4, (http:// www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2001/documents/hf_jp-ii_spe_2001 0201_rota-romana_it.html).

Next

/
Thumbnails
Contents