Folia Canonica 4. (2001)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - José T. Martín de Agar: Norme delle conferenze episcopali sul matrimonio misto

238 JOSÉ T. MARTIN DE AGAR Mentre tali differenze rimangono nello stretto ambito della personale fedeltà al proprio credo, il mutuo rispetto della libertà e delle coscienze è senz’altro l’ambiente in cui puo maturare una convivenza serena e arricchente. Il problema perö si acuisce quando le divergenze riguardano sia il modo di concepire la libertà e la dignità dell’altro sia il matrimonio stesso e le sue caratteristiche essenziali, e allora sarà talvolta la stessa sincerità a consigliare di rinunciare al progettato matrimonio. Nel trattare i matrimoni misti al canonista viene, in modo forse più ehe mai sentito, la consapevolezza di quanto sia limitato il ruolo del diritto a risolvere ed anche a impostare adeguatamente problemi ehe toccano i rapporti personali più intimi: l’amore e la religione. A mio parere ci troviamo di fronte a problemi prevalentemente pastorali, di formazione delle coscienze e di orientamento, da affrontare con sensibilità ecumenica. In questo conteste al diritto spettano due ruoli complementari ehe esigono particolare finezza: a) delineare un quadro di riferimento, fermo nei principi ma flessibile nella loro applicazione, entra il quale le soluzioni pastorali si devono muovere; b) vagliare e formalizzare giuridicamente le proposte pastorali che a seconda delle varie situazioni si vadano profilando. Ma è soprattutto il solerte seguimento pastorale ehe potrà prevenire i problemi, e aiutare ad affrontarli.

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