Folia Canonica 4. (2001)
STUDIES - Pablo Gefaell: Metodologia dell'insegnamento del diritto canonico orientale ai latini
170 PABLO GEFAELL e quello orientale riguardanti la specifica materia in questione. A tale scopo, come dicevo prima, sarebbe utile la collaborazione sempre più frequente tra i docenti. Tuttavia, nel corso di diritto orientale si cerca di dare una visione complessiva della realtà e del diritto delle Chiese orientali, e di toccare certi argomenti, che per la loro spécificité, difficilmente si possono trovare nelle altre materie. Sarebbe utile collocare questo corso di diritto orientale nel secondo semestre dell’ultimo anno della licenza, affinché si possa dare per scontato una ormai acquisita conoscenza di quasi tutti gli istituti canonici. Questo évitera inutili ripetizioni, alleggerirà le lezioni e facilitera Finteresse degli studenti per cono- scere le diversité, le convergenze, gli influssi ed i rapporti pratici tra le due discipline. III. FINALITÀ DELLA CATTEDRA DI DIRITTO ORIENTALE Gli obiettivi generali si possono sintetizzare cosî: a) Rendere i canonisti latini consapevoli della futura frequente éventualité di dover affrontare e risolvere casi in cui - in un modo o in altro - sia coinvolto il diritto orientale (casi puramente orientali o interdisciplinari). Di conseguenza diventa doveroso insegnare ai futuri canonisti latini i casi in cui si deve conoscere e adoperare le norme orientali. Questo preme specialmente se si tiene conto del CCEO can. 41. b) Studiare le possibilité e i limiti dell’influsso concettuale ed ermeneutico tra le diverse componenti dell’ordinamento canonico - dell’unico Corpus iuris canonici. Il raffronto delle due normative metteré in luce diversi problemi, ai quali non si potré non dare una risposta coerente con l’unicité dell’intero ordine canonico riguardo ai postulati fondamentali, più rispecchianti il diritto costitu- zionale e il mistero della Chiesa. Infatti, in certe norme del CCEO si scopre non tanto un ritlesso di una normatíva di tradizione orientale, bensi un vero sviluppo della mens legislatoris riguardo un argomento ehe intéressa tutta la Chiesa universale, sia orientale ehe latina. Bisogneré conoscere la storia e la tradizione per distinguere quando si íratta di una semplice diversité disciplinare e quando si tratta di un progresso per un problema comune. Dal raffronto tra i Codici nasceranno nuove idee per migliorare Faltra disciplina, ma bisogneré conoscere anche i criteri di mutuo influsso tra i diversi ordinamenti per non cadere in indebite interazioni automat- iche. Questi studi possono aprire ulteriori campi di ricerca per le tesi di dottorato. c) Öltre al precedente obiettivo di formazione tecnico-giuridica integrale - che resta l’obiettivo primordiale - il corso dovrebbe porsi lo scopo non irrile-