Folia Canonica 2. (1999)
STUDIES - Péter Erdő: Le espressioni canoniche del matrimonio nella storia
LE ESPRESSIONI CANONICHE DEL MATRIMONIO NELLA STORIA 37 benedizione sacerdotale nè altra cerimonia religiosa erano considerate necessarie per la validité del matrimonio48 49 dei cristiani. Dalla metà del secolo IV si diffonde la prassi della benedizione sacerdotale o episcopale dei matrimonio50. Tale benedizione sembra ehe sia sviluppata gradualmente partendo da una certa benedizione domestica paterna o sacerdotale di origine giudea e trasfomata poi in una vera liturgia nuziale51. Eppure tale benedizione non era ancora considerata necessaria per 1’esistenza dei matrimonio. Non la richiede nemmeno il Concilio di Trullo (691). Per lungo tempo quindi si tratta della solennizzazione dei matrimonio già esistente52. In Occidente nel 514 Papa Ormisda prescrive la benedizione sacerdotale dei matrimonio53, ma non per la validité. Come forma della celebrazione valida, la benedizione sacerdotale appare nella legislazione imperiale bizantina, prima come una delle forme possibili54, poi come la forma preferita55 e finalmente, nella Novella 89 di Leone il Filosofo (prima dei 907), come 1’unica forma necessaria per la validité della celebrazione del matrimonio56. Tale legislazione, come si vede, partendo dalla prassi ecclesiastica ha introdotto una forma ormai costitutiva per il matrimonio. La lettera- tura bizantina non ha visto alcuna contraddizione tra il criterio dei consenso e quello della forma ecclesiastica, ma ha ritenuto necessario tutti e due57. Di tale norma civile la maggioranza della letteratura giuridico-canonica attuale afferma che sia stata subito canonizzata dalla Chiesa bizantina e più tardi dall’ortodossia slava58. Visto pero il fatto ehe la Chiesa, nell’antichité si era astenuta da dichiarare canonicamente invalido un matrimonio civilmente riconosciuto, ma si accontentava di disapprovare o punire le situazioni matrimoniali ritenute 48 Cf. per es. Tertulliano, Pudic. 4, 4. 49 Cf. Tocanel, De Novellae 89 (nt. 38), 22 (con una collezione di testimonianze). 50 Cf. L’Huillier, Novella 89, (nt. 1), 155; K. Ritzer, Formen, Riten und religiöses Brauchtum der Eheschliessung in den christlichen Kirchen des ersten Jahrtausends, Münster 1962, 76-77; Tibiletti, Matrimonio. II. (nt. 37), 2187. 51 K. STEVENSON, The Origins of Nuptial Blessing, in The Heythrop Journal 21 (1980) 412-416; Id., Nuptial Blessing: a Study of Christian Marriage Rites, London 1982. 52 Cf. L’Huillier, Novella 89, (nt. 1), 155. 53 PL 63, 525; Tibiletti, Matrimonio. II. (nt. 37), 2187. 54 Ecloga (ca. 741 ) 1, § 8. Già nelle Novelle 74 e 117 di Giustiniano si parla della possibilité di celebrare il matrimonio davanti alla difensore della Chiesa in un oratorio nella prezenza di 3-4 testimoni (Nov. 74. 4. 1-2). Tale norma è il primo riconoscimento statale della possibilité di celebrare validamente il matrimonio mediante un atto ecclesiastico. Cos! 1’elemento spirituale comincia rivestire un’importanza giuridica. 55Eisagoge (885/886), 16, § 1. 56 G. Ferrari, Diritto matrimoniale secondo le Novelle di Leone il Filosofo, in Byzantinische Zeitschrift 18 (1909) 159-175; L’Huillier, Novella 89 (nt. 1), 156-157; Tocanel, De Novellae 89 (nt. 38), 26. 57 L’Huillier, Novella 89 (nt. 1), 157. 58 Cf. Tocanel, De Novella 89 (nt. 38), 30-36; L’Huillier, Novella 89 (nt. 1), 157-162.