Folia Canonica 2. (1999)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Julio García Martín: Il ruolo specifico del sacerdote nelle missioni

360 JULIO GARCÍA MARTÍN luogo54. Poi fu stabilito dal primo concilio cinese la predicazione della fede come obbligo, dando luogo a moite discussioni tra gli autori55. Questo annunzio, come detto prima, è caratterizzato dai destinatari, cioè i non credenti in Cristo o non cristiani. Per realizzare questo annunzio secondo la disposizione dei c. 787, § 1 “i missionari, con la testimonianza della vita e della parola, istituiscano un dialogo sincero con i non credenti in Cristo, perché, con procedimento adatto al loro ingegno e cultura, si aprano loro le vie per le quali possano essere efficacemente condotti a conoscere l’annuncio evangelico”. Secondo il c. 787 il missionario raggiunge gradatamente gli uomini distin­guendo due momenti di questa evangelizzazione: il primo di avvicinamento o preparazione e il secondo di predicazione dei Vangelo vero e proprio, e determina il modo o il metodo di evangelizzazione56. 1) Primo passo: aprire le vie al Vangelo Tra i mezzi adatti ad aprire “loro le vie per le quali possano essere efficace­mente condotti a conoscere l’annuncio evangelico” ci sono: * la testimonianza della vita cristiana: questo mezzo è insostituibile e molto importante, perciô è proprio di ogni battezzato, che deve mostrare l’uomo nuovo con le opere e le parole. * dialogo con i non credenti, il dialogo si istaura con la testimonianza per cui non si tratta di una semplice conversazione ma piuttosto come la comunica- zione, conoscenza, ateggiameno con i non credenti e riguarda l’insieme dei rapporti umani, tutti gli ambiti della vita. E’ un obbligo per i missionari. Taie dialogo deve essere sincero, rispettoso, prudente e adattato57. * adattamento culturale e sociale: la comprensione delle condizioni sociocul- turali e consuetudini e l’accomodazione alla capacità intellettiva dei non cristiani richiede al missionario straniero la conoscenza della lingua o lingue per poter trasmettere il messaggio evangelico. 2) Il secondo passo si ha quando i non cristiani hanno manifestato la volontà di abbracciare la fede in Cristo sono ammessi al catecumenato e sono istruiti in modo teorico e pratico sulla vita cristiana, cioè “sono introdotti a vivere la fede, la liturgia, la carità del popolo di Dio e l’apostolato” (c. 788, § 2). 54 CIC 1917, c. 1328. 55 Cf. PRIMUM Concilium Sinense, Acta, decreta et normae, vota, etc. Anno 1924, Zi-Ka-Wei 1930, 55, n. 89. 56 Cf. J. García Martín, Medios adecuados del misionero en la implantáción de la Iglesia, in Commentarium pro Religiosis et Missionariis 69 (1988) 385—410; Id., L’azione missionario (nt. 6), 114—127. 57 Segretariato PER I NON CRISTIANI, doc. L’atteggiamento della Chiesa di fronte ai seguaci di altre religioni, 4. IX. 1984, in AAS 76 (1984) 816-828.

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