Folia Canonica 2. (1999)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Domingo J: Andrés Gutiérrez, Istituti regliosi clericali e laicali nuove nozioni e differenze
336 DOMINGO J. ANDRÉS GUTIÉRREZ vuole vedere diritti e obblighi compresi nella denominazione comune di facoltà degli Ordinari, in quanto al significato proprio e tecnico di questa parola sfugge esattamente la metà delle categorie che costituiscono l’ufficio. Obblighi e diritti, quindi, devono essere nettamente distinti, distinguibili e perfino separabili, pur avendo la stessa e identica finalità di servizio al soggetto passivo di riferimento delbufficio47, in modo ehe tanto gli obblighi sono coercitivi e vincolanti del titolare dell’ufficio, quanto i diritti e le facoltà lasciano a quel titolare libero di adempierle o meno, in funzione delle circostanze del soggetto passivo e della propria discrezionalità. In quanto alla distinzione fra i tre munera della Chiesa, va sottolineata la facilità e successo con cui é subentrata ultimamente nella teológia e nel diritto della Chiesa la cosiddetta tripartizione dei munera in “munus regendi, docendi et sanctificandi”, insieme alla sua indiscussa e suggestiva applicazione a Cristo, alla Chiesa, ai pastori, agli uffici con cura di anime e senza cura di anime, ai titolari degli uffici... Ai fini strutturali e anche pratici del presente studio, pare sufficiente aggiungere ehe lo stesso Codice di diritto canonico possiede tre libri dedicati espressamente a ciascuno dei tre munera, i quali contengono in maniera organica le norme cardinali sul regime o governo, sui magistero o docenza e sulla santificazione o profezia della Chiesa. Questo permette l’analisi di qual- siasi ufficio ecclesiastico applicando la tripartizione funzionale e qualificando appositamente tutte le competenze proprie dell’ufficio; a sua volta, questo spiega perché sia possibile e doveroso analizzare separatamente gli obblighi e i diritti delfOrdinario, e perché, alfinterno dei due blocchi, sia possibile e doveroso, decifrare uno a uno i tre munera, come la miglior strada metodologica percorribile al fine di dimostrare la consistenza e lo spessore dell’ufficio di Ordinario; in altre parole, questo spiega l’alto grado con il quale la figura dell’ordinario é stata eretta a figura di sacerdote santificatore, di pastore gover- nante e di maestro docente. 3.2.1. Obblighi dell’ordinario Non sono pochi né inconsistenti, appartengono ai tre “munera” e, alfinterno dei “munus regendi”, si mostrano come funzioni vincolanti aventi carattere legislativo, esecutivo, processuale e penale. La nostra analisi puo offrire i seguenti risultati: 47 A mio avviso, nel fondo di questa inammissibile pretesa riduzionistica, si trova la tendenza a privilegiare, negli uffici ecclesiastici,la visione della dimensione di potere e di comando, sottintendendo quella complementare e più definitoria di schiavitù e di servizio; se l’istinto, invece, ci portasse a preferire la visione della dimensione di ministero e di dedizione servizievole ai sudditi, forse scopriremmo con più facilità il cumulo di vincoli costrittivi edi pesanti cariche.ai quali il diritto sacro sottopone ogni ufficio e, di conseguenza, ogni titolare del medesimo, per un miglior servizio degli altri e non certamente del titolare.