Folia Canonica 2. (1999)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Domingo J: Andrés Gutiérrez, Istituti regliosi clericali e laicali nuove nozioni e differenze

ISTITUTI RELIGIOSI CLERICALI E LAICALI 323 di Associazione laicale e di IVC anche laicale, dicendo ehe sono quelle(i): a) finalisticamente-tendenti all’esercizio dei sacramenti dei Battesimo e della Cresima13; b) governativamente rette(i) da laici, oppure da chierici se gli statuti 10 decidono; c) formaimente vigilate-erette dalla competente Autorité gerarchi- ca della Chiesa14. La positivité della laicità, nell’ultimo caso, consiste nel protagonismo delle persone laiche, che si trovano definite non come negativamente mancanti del sacramento dell’ordine, ma come positivamente giustificate e arricchite nel loro agire dai sacramenti primordiali del Battesimo e della Cresima. Consiste inoltre nel fatto ehe non sia per niente indifferente la loro stessa qualité di laici(che) all’interno di una associazione o di un Istituto ehe, essendo laicale(i), si sono dovuti proporre dei fini adeguati alle esigenze della natura e dello stato o condizione laicali dei suoi membri attuali e potenziali; di conseguenza, la laïcité dei membri, dovrá avere automaticamente effetti sulla laïcité dell’ente —asso­ciazione o istituto- ehe si dice costituito sulla qualité di quelle persone. 2. Un nuovo laico accanto alla Gerarchia Da mold é saputo e ripetuto ehe uno dei principi conciliari della codificazione del 1983 é stato la promozione del laicato a nuovi e più impegnativi ruoli ecclesiali; questo principio di corresponsabilité di tutti i battezzati nell’edificazione del Popolo di Dio é apparso, infatti, corne uno dei più caratterizzanti il Vaticano II rispetto ad altri Concili universali della Chiesa, ed ha avuto un notevolissimo influsso anche nella costituzione gerarchica di questa, come parte del Codice che mostra un alto e fitto livello di codificazione di quel principio15. Volendo offrire una panoramica relativamente completa e significativa, detto grado di codificazione avrebbe fondamento e punto di giustificazione nel dettato del c. 129 § 2 che, per cosî dire, amplifica o estende la nozione classicamente ristretta di ufficio ecclesiastico quando prevede che il laico, pur 13 Posso sottolineare che l’aggiunta positiva e dinamica contenuta nella menzione dei sacramenti del Battesimo e della Cresima, é personale nostra, non essendo stata esplicitata dal c. 588 § 2; dire semplicemente che non includono il sacramento dell’ordine, deve essere completato aggiungendo ehe si basano nelle esigenze sacramentali del Battesimo e della Confermazione. 14 Mentre tutti gli IVC possono e devono essere eretti soltanto dalla gerarchia, la medesima erezione gerarchica si vuole esclusivamente per le associazioni di fedeli ehe vogliano essere pubbliche; per questo va distinta la erezione dalla vigilanza. 15 Questo viene sottolineato della const, apóst. Sacrae disciplinae Leges, mediante la quale 11 Pontefice ha promulgato il CIC 1983 (cf. testo, in Andres, Leges Ecclesiae [cit. nt. 1], vol. VII, Roma 1994, & 22, n. 5170, coi. 10080). Un’anno prima della promulgazione del Codice, lavorando suli’ultimo schema, avevo sviluppato l’idea della promozione dei laicato in riferimento alia costituzione gerarchica della Chiesa (cf. D. J. Andres, Las ideas que han inspirado la evolúción liltima de la constitución jerárquica del Pueblo de Dios, in Revista Espanola de Derecho Canónico 32 [1982] 39-65).

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