Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1942

50 E vedrà il mondo intrépide legioni alla luce di Roma, astro vegliante; esulteranno con le due nazioni Petőfi e Dante. Ave romana, ave magiara terra, che l'opre degli Hunyadi ci sveli, • intrépide le tue fortune afférra; alto ne' cieli, in una primavera più gioiosa S'eleva il canto; tutto è rinascente, Te benedice, o Roma alma e fastosa, la nostra gente. Pannonhalma — Guigno 1943. L. LEON CINI. I versi sono stati composti dal Prof. Luigi Leoncini, lettore di lingua italiana nei Ginnasio in occasione dell'offerta al Collegio di frammenti marmorei del Foro Romano de parte del R. Governo d'Italia. Il Collegio di Pannonhalma ed il suo spirito d'italianità. Il Collegio si è fatto silenzioso, gli alunni sono sciamati verso le loro case; il vocio allegro e sereno dell'anno sta per comporsi nella quiete e nella pace solenne delle vacanze. Per molti mesi si è lavorato, si è camminato insieme con questi cari giovanetti ungheresi, in armonia con, i tempi trepidi e severi. fisso lo sguardo in alto, a Dio e alla Patria, ed ora ci avviamo ad un necessario fecondo riposo, meglio ad una tregua che addestra e prépara per il nuovo cammino. Un anno di vita scolastica! E quanto lavoro, quanta attività, quanti frutti! L'anno scolastico che tramonta reca con sè i germi copiosi che insegnanti e prolessori hanno gettato come in terreno opimo, con giocondo gesto di speranza, nei cuore e nella intelligenza degli allievi; germi che fioriranno domani, nella vita, negli anni futurij, in frutti di ve'rità e di bene. Noi italiani, che sappiamo come questo magnifico Collegio bene­dittino sia una palestra meravigliosa e sapiente di formazione délia gioventù stúdiósa, avviata alla conoscenza délia nostra lingua e all'am­mirazione delle nostre grandezze patrie, dobbiamo essere riconoscenti alla Divina Provvidenza, agli uomini egregi e valenti del Governo Unghe­rese, a S. E. l'Arciabate Crisostomo Kelemen, al Conte Paolo Teleki, a Luigi Reményi-Schneller ministro delle finanze per aver ideato, voluto e realizzato^qui sul Monte Santo di Pannónia un faro e un centro di

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