Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1941

40 12. Collezione folcloristica Nell'edifizio nuovo gli oggetti d'arte popolare avranno un locale a ipiarte. È veramente desiderabile che la nostra scolares ra conosca e ami le naturali capacité ar'tistiche del nostro j>opolo Questo è stato compreso dai genitori di alcuni allievi che non molto dopo la menzione dell'idea hanno dato inizio alla collezione con preziosi oggetti d'arte popolare. Il Signor A, Hartner ha donato due sltatue scolpite da popolani; la gentile Signora Schlemmer due cosidette »tükrös«, il Dott. Eugen'o Sziráky un intaglio prezioso. Hanno un p regio particolare i re(­gali della gentile Signora Kósa: una tela di Sárköz, una gonna di sposina di Verebély con un fazzoletto riccamenle ricamato, un piatto di Sárköz lavoráto 150 anni fa e un piatto di Verebély. 13. Relazione del medico del collegio dell'anno scolasiîco 1941—1942. La saluta degli alunni è sta'ta buoni. Nell'autunno e durante l'inverno non si è verificata alcuna malattia grave. 'Si puô attri­buire all'inverno prolungato e alla primavera umida il fatto che in marzo si sono avuti alcuni ammalati d'influenza, con compli!­cazione dell'otite media in sette casi. Grazie all'intervento dello specialista e aile cure premurose, tutti sono completamente guariti. Ci fu un solo accidente di sport, l'incrinatura della tibia di un ra­gazzo che, ingessata dal chirurgo deirospedale di Győr, è guiarita completamente in 4 settimane. Alla fine di maggio, due nostri alunni abitanti nella stessa caméra sono stati colti da scarlattina benigna, apportata pro­babilmente da qualche alunno delle scuole che hanno visitato Pan­nonhalma. Trasferendoli subito all'ospedale di Győr si è riusciti ad evitare il contagio. La visita igienica dei ragazzi, come negli altri anni, anche quest'anno è stata fatta dal medico, ma non sono state necessarie diisposizioni straordinarie. Dott. Giuseppe Farkas. 14. Educazione religiosa-morale e patriottíca Oggi, nell'epoca delle idee colletiive, anche noi cattolici an­diamo scoprendo di quanta importanza è la dottrina forse nota dalla Sacra Scrittura, ma non sempre vissuta, secondo la quale la nostra Chiesa è una comunità viva e soprannaturale: il corpo mistico di Cristo. Per questo abbiamo cercato di mettere in rilievo il pensiero 'délia comunità nella vita della nostra società di sco­laretti. L'jdea di comunità cattolica s'incarna prima di tutto nella domunità di preghiera intorno all'altare. I nostri allievi non hanno solo »sentito« la messa, ma sono stati anche partecipanti attivi al sacriiizio rinnovato della croce. Le domeniche e le feste si sono ra­dunati intorno all'altar maggiore della cat'tedrale e hanno assistito

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