Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1941
14 Te benedieimus, salve per secula!« Il suo desiderio è stato esaudïto da Dio. Per sette anni potè soggiornare nella città eterna e secondo il professore -Schütz »nessun altro avvenimento e periodo délia sua vita lo afferrô cosi profondamente e cosi a lungo come quei sette anni che gli parvero soltanto sette giorni — »prae amoris magnitudine«. II conte Paolo Teleki (Budapest. 1879—1941) Il conte Paolo Teleki puô dirsi il padre delle nostra scuola; da lui ne è venuta Fjdea. È lui che ne ha seeflto il juogo, ne ha ind^cato lo scopo, ne ha esposto i metodi d'insegnamento; è lui che ne ha fatto cominciare la cos'truzione. Se c'interessa la giovinezza dei grandi educatori ungheresi, desideriamo conoscere anzitutto quella di questo grand'amico délia gioventù. Per comprendere la formazione spirituálé di Paolo Teleki, dobbiamo tener presenti la sua origine e il mondo spirituálé caratteristico dei suoi genitori. Suo padre, il conte Vittorio Teleki, ministro dell'interno fra 1880 e 1890,, era un signore dalle abitudini aristocratiche, di buon umorfe e (generoso. Era un signore nel senso più intero délia parola. Sua madré, Irene Muráti, era d'origine greca Ella era sotto più aspe'fati del tutto diversa da suo marito. Era una donna idall'anima mite, tranquilla, religiosa, economica, pratica. Paolo Teleki ha ereditato da suo padre molti tratti del suo spirito, ma i suoi tratti spirituali caratteristici li ha ereditati da sua madré. Il piccolo Paolo Teleki era — seconde, i .suoi compagni ancora viventi — un »fanciullo magro, alto, fine, dal corpo delicato, coi bei cap elli cadenti. Sua madré lo metteva in g^uar dia anche contro il venticello, non gli lasciava fare dello sport, aveva paura che la roznezza degli altri ragazzi gli nuocesse. Poteva incontrare solo i fig(li di alcune famiglie aristocratiche, specie quelli delle famiglie Csekonics, Wenckheim e Hunyady. Gli aristocratici non frequentavano le scuole pubbliche. Ogni famiglia ar'istocratica aveva uno o due precettori a cui era affidata l'istruzione dei ragazzi. I piccoli conti si alzavano aile 7. Dopo la prima colazione lavoravono per 5—6 ore. Poi veniva il desinare e l'immancabile passeggiata sulla riva del Danubio dall'una aile 3. Ma i 'ragazzi non potevano correre quà e 'là a 'piacere e non potevano giocare nella sabbia o coi ciottoli ossia con piccole navi, ma dovevano camminare ben educati accanto agli istruttori e ascoltare i loro insegnamenti. Alla merenda tenev« dietro qualche lavoro, evenlualmente qualche lezione