Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1940
I. La vita nella nostra scoula. 1. il corso deli' anno scolastico. L' 8 settembre abbiamo cominciato il nuovo anno scolastico: quello fu il giorno dei »Veni Sancte« e la solennità inaugurale dell'anno. Il Direttore ha messo in rilievo nel suo discorso inaugurale il fatto che quella familiarité tanto caratteristica all'ordine benedettino darà il tono alla vita dei nostro Istituto. Il Corpo Educativo è convinto che un istituto pedagogico è buono soltanto quando puô sostituire l'opéra educativa di una buona famiglia, se puô dare la severità dei padre e la bontà della madré. Ma corne la severità non deve essere fredda cosi la carità non deve diventare mollezza, arrendevolezza, vezzeggiamento. Tutto ciô sarebbe la parodia, la maschera, Tedizione falsa della carità. ton una carità molle e facilmente indulgente, con la libertà che non conosce la disciplina non si puô formare dei forti uomini ungheresi. Le vacanze di Natale e di Pasqua hanno avuto una lunghezza regolare. Non ci sono state vacanze dovute a penuria di carbone o altre irregolari. L'ultima lezione è stata il 14 giugno. Le ricapitolazioni delle materie si sono avute fra il 16 e il 17 giugno. Il »Te Deum« e la cerimonia di chiusura dell'anno scolastico il 17 giugno, dunque alcuni giorni prima dei termine regolare, perché l'autorità per il pericolo di un contagio di rosolia ha ordinato la chiusura. 2. Visite ufficiali a siraordinarie. C'è stato il 27—28 maggio Paolo Madocsai, consigliere dell'istruzione pubblica corne rappresentante dell'Ispettore delle Scuole medie. La nostra scuola è stata onorata dalla visita dell'arciduca Albrecht di \ alentino Hóman, ministro reale di religione e di cultura, da auella dei barone Guglielmo Apor, vescovo cliocesano di Győr, di Russen Esref Ünaydin ambasciatore turco, di Otto v. Erdmannsdorf ambasciatore tedesco, dei Dott barone Gabriele Apor ambasciatore della Santa Sede, di Francesco Herczeg, di Alfonso Pellegrinetti. ispettore delle scuole italiane all'estero, Geysa Szüllő, senatore unglierese. dei caposezione ministeriali Luigi Velics e Stefano Ku 7c?ár, dei professore d'università Adalberte Pukánszky, dei Dott. Nicola Szabó, direttore ciel Collegio Eötvös, di Giuseppe Formigari, direttore delle Scuole Italiane di Budapest, di Riccarcîo Quandt, di^. della Banca Nazionale Ungherese, di Giacomo Baldim, lettore italiano dei Collegio Eötvös, dei Dott. Oscar Márffv, capoconsigliere dell'istruzione, di Dionisio Huszty, lettore ungherese ail université di Bologna di Carlo Pakocs, canonico di Szatmàr e di molti altrT