Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1939

ORA di vita. Essi per la religiosité dell'educazione familiare e per l'iiv fluenza che sul loro animo fa l'ambiente religioso e monastico di Pannonhalma si sono avvezzati a prendere frequentemente il Pane della Vita. Ogni domenica e ogni giorno festivo, durante la messa celebrata per loro, quasi tutti hanno fatto la Comunione. Durante i jgiorni feriali gli alunni non sono stati obbligati a frequentare la S. Messa, in maniera che spontaneamente essi desiderassero assi­stervi; e generalmente tutti sono andati alla S. Messa celebrata dal loro Prefetto o dai loro professori; con gioia alcuni l'hanno servita, ed altri hanno fatto comunioni giornaliere. Ogni primo venerdi del mese tutti si sono confessati e alcuni anche in altri tempi secondo il loro bisogno spirituálé. Ogni festa essi hanno partecipato al­l'Esortazione in occasione della S. Messa. A vicenda il Direttore il Prefetto, e il professore di religione hanno pronunciato queste Esortazioni. — Prima di Pasqua i nostri ragazzi hanno fatto un vero esercizio spirituálé sotto la guida del Catecheta di Budapest, Dott. Policarpo Radó, che ringraziamo per le sue sostanziose e belle meditazioni e letture spirituali. Tutti insieme essi, come collegiali hanno fatto le loro pre­ghiere mattutine e serotine. Secondo il metodo di Don Bosco ascolta­vano prima della preghiera serotina l'esortazione di due minuti e leggevano una breve biografia del Santo del giorno seguente. Per tutta la settimana nella quale ricorreva il giorno del S. Cuore, o di Maria Vergine, o di S. Giuseppe, o di S. Benedetto dicevano in co­mune le litanie convenienti. Alla fine della preghiera essi si offri­vano al patronato della Vergine o con un canto italiano o con un'an­tifona periodica della Madonna cantata in latino con melódia gre­goriana. Nella direzione della vita religiosa e dei loro esercizi di devozione ci siamo studiati di renderli vari come se sbocciassero spontaneamente dal loro cuore. Di altri modi e strumenti dell'edu­cazione religioso-morale abbiamo parlato nell'articolo pubblicato sotto il titolo del »ragazzo di 10 anni« e in rapporto della trattu­tziobe della »Guardia del Corpo di San Benedetto«, di cui tutti i nostri alunni sono membri. Nell'educazione patriottica abbiamo avuto grande aiuto dalla sfera storica di Pannonhalma, il »genius loci«, le mura di più secoli, fra cui secondo il poeta S. Sajó »la fedeltà e l'ungaricità spira verso me. Bica vaporosa di fieno sul prato dell'ungaricità, io sento la tua anima antica, o colle avito dell'Ungheria«. Questo spirito sen­tivano anche i nostri ragazzi vivendo fra le mura antiche del Mo­nastero avito. Con l'insegnamento di ogni matéria sempre ci siamo adoperati per sviluppare nel cuore dei nostri alunni questo senti­mento fortemente ungherese e patriottico. Anche lo studio dell'ita­liano aveva lo scopo di dar sempre loro maggior coscienza della loro razza. Le saghe ungheresi, le letture storiche, le poesie patriottiche e le conoscenze geografiche dell'Ungheria aiutavano a migliorare nella mente, nel cuore dei piccoli ungheresi questa forte ungaricità che è la fede incrollabile seminata per l'avvenire ungherese. Servivano e aceentuavano questo carattere la commémora-

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