Kárpáti Zoltán - Liptay Éva - Varga Ágota szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 101. (Budapest, 2004)

LETÍCIA M. DE FRUTOS SASTRE: "Il piu glorioso triompho della gran Galleria di Sua Ecc.za." Il Correggio del VII marchese del Carpio

quegli anni. L'inventario si realizza in presenza del notaio Giacomo Antonio Redonteij, nelle stanze del Palazzo Reale di Spagna a Roma "puesto en la plaça de la Santissima Trinidad de Monte Pinçio el Riou de Campo Marco", cosi come nel Palazzo della Vigna, vicino alla Porta di san Pancrazio, che don Gaspar aveva frequentato negli ultimi anni dell' Ambasciata, con l'assistenza del pittore senese Giuseppe Pinacci (1642-1718), che era stato al servizio del marchese e del quale era diventato "perito dell' arte" o "intelligente della pittura", figura imprescindible in ogni grande collezione. Pur non essendo questo il momento per segnalare la qualità della collezione del marchese e la credibilità délie attribuzioni del senese, dobbiamo segnalare che, anche se molti dei dipinti erano copie, 3 esistevano opère eccezionali, ad esempio quella che mostreremo tramite i documenti, descritta nell'inventario romano come segue: "1134. Un' altro quadro che rappresenta una Madonna del Correggio in atto di mirar il Bambino che állatta, et il Bambino in atto di havere levato i labbri dalla Poppa materna per mirar al divoto San Giovanni, che Lo adora. Chi non lo vede lo contempla, non puô concepire, ne la Gratia dcgl'atti, ne la morbidezza dell'impasto, e la forza del rilievo, se non sà che cosa sia il Correggio nella Sua ultima perfezione di fare questo è stato il più célèbre quadro di Roma, la cui perdita combatuta da diversi accidenti, è stato il maggior aquisto, et il più glorioso triompho della gran Galleria di Sua Eccellenza sarà sempre gran peso di chi l'averà d'apprezzare, havendo in se non la grandezza della misura ma tutta l'eccellenza dell'altre opère più magnifiche del suo divino penello, di palmi 3 e 2/4 con sua corniccia indurata, stimato in 4000." 4 Si traita della Madonna del Latte del Correggio, famosa tra le opère dell' Allcgri, che S. E. riusci ad acquistare mesi prima del suo definitivo abbandono dell'ambasciata di Roma per occupare il posto nel vicereame. Ne è documentato l'acquisto - insieme ad un' Assunzione attribuita ad Annibale Carracci 5 - da Muzio Orsini il 30 ottobre del 1682, proprio al momento della partenza di molti dei beni del 3 Ci occupiamo di questo tema nell'articolo: L. de Frutos Sastre, "Noticias sobre la história de una dispersion: el altar de pórfido del VII marqués del Carpio y un lote de pinturas," in Ricerche sut '600 napoletano 2003-2004, Napoli 2004, 60-84. 4 Archivio della Casa di Alba Madrid (d'ora in poi AC AM), C a 302-4, f. 156. L'intero documento e pubblicato daM. B. Burke-P. Cherry, Collections oj Paintings in Madrid 1601-1755, California 1997. Ringraziamo sinceramente la disponibilità di Jose Manuel Calderôn per fare questa ricerca all'archivio. Mentre neU'inventario di Carpio, la figura del secondo bambino s'identifica con san Giovannino, nei dipinti conservati e nelle stampe, la representazione della figura è propria d'un angelo. 5 "1133. Un quadro, che rappresenta un'Assonta in gloria con gl'Apostoli al Sepolchro di palmi 4 y 6 gran managgio di pennello, grande fantasia negli atteggiamenti, grande espressiva degl'affetti gran dispositione de'Lumi, et ombre, gran maniera de'Contorni, basta dire che Sia di Annibale Carracci emulando il brio di Veronese, e La bravura de Tintoretto, con stile sano e cosi fresco di tinte altretanto risoluto di colore, e molto più eroico di simetria, In parère di Stimatori di buon gusto vien apprezzata questa opera, 800." (ACAM C a 302^1, f. 156).

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