Csornay Boldizsár - Dobos Zsuzsa - Varga Ágota - Zakariás János szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 99. (Budapest, 2003)
FAIETTI, MARZIA: Uno studio di Amico Aspertini per la perduta Resurrezione in San Petronio a Bologna
to al primo, anche se ugualmente ricorrenti nell'ampia produzione grafica di Aspertini, assai disomogenea non soltanto in relazione alle tecniche adottate o aile destinazioni d'uso dei singoli disegni, ma anche in relazione ai soggetti rappresentati, che nella loro varietà riflettono gli interessi disparati delleccentrico e poliedrico artista. Possiamo invece stabilire più agevolmente la datazione del nuovo disegno, in quanto esso risulta uno studio preparatorio parziale per la Resurrezione affrescata nella cappella della Madonna della Pace in San Petronio a Bologna nel contesta di un ciclo pittorico, oggi perduto, dedicato aile Storie della Vergine e di Cristo, in cui verso la meta degli anni Venti si erano confrontati alcuni tra i principali artisti allora attivi in città. 4 A dire il vero, Vasari, nella vita di Bartolomeo Ramenghi detto il Bagnacavallo senior, ricorda esplicitamente solo il pittore romagnolo e Amico Aspertini, autori a suo dire di una storia ciascuno, indicando il soggetto solo per quella di Aspertini; tuttavia con lespressione „i sopradetti", che premette al suo discorso, sembra alludere anche a Girolamo da Cotignola e ad Innocenzo da Imola, in effetti menzionati poco prima, per l'appunto assieme al Bagnacavallo e ad Amico. 5 La letteratura locale seicentesca, a partire dalle Pitture et sculture et altre cose notabile che sono in Bologna scritte da Francesco Cavazzoni intorno al 1603, 6 aggiunge ai nomi di Ramenghi e di Aspertini, quelli di Girolamo da Treviso e di Jacopo (Giacomo) Francia. A seguito, ad opera di Antonio di Paolo Masini, furono introdotti Innocenzo da Imola, Girolamo da Cotignola e Biagio Pupinf (quest'ultimo peró figurává già nei Minervalia di Ovidio 4 La bibliográfia sul ciclo di affreschi è riepilogata da Scaglietti Kelescian, D., in Faietti- Scaglietti Kelescian, op.cit. (n. 2.) p. 208, n. 32P.; Roio, N., in Negro, E.- Roio, N., Francesco Francia e la sua scuola, Modena 1998, p. 314, Cat. n. 344. P.; Francesco Cavazzoni. Scritti d'arte (a cura di Pigozzi, M.), Bologna 1999, pp. 20-21 (si vedano le note 29-36 dovute a G. Sassu). 5 Vasari, G., Le Vite de' più eccellenti pittori scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568 (a cura di Barocchi, P. - Bettarini, R.), Firenze 1976, pp. 494-495. 6 Si veda ora la récente edizione curata da Pigozzi, op.cit. (n. 4) pp. 20-21 (c.8). 7 Di Innocenzo da Imola e Girolamo da Cotignola parlano Antonio di Paolo Masini (Bologna Perlustrata, Bologna 1650, ed. 1666, p. Ill; i due artisti non sono invece menzionati a p. 527, in un ulteriore passo dedicato alla cappella.); Carlo Cesare Malvasia (Felsina Pittrice. Vite de pittori bolognesi I, Bologna 1678 [in seguito Felsina Pittrice] p. 147 e p. 56) e Filippo Baldinucci (Notizie dei Professori del Disegno da Cimabue in qua, 1681, ed. cons, [a cura di Ranalli, F. ], II, 1846, p. 287; Fautore a sua volta Ii cita soltanto in uno dei due passaggi riguardanti il ciclo di affreschi). Il nome di Biagio Pupini per la Missione dello Spirito Santo, avanzato da Masini op.cit. è ribadito da Malvasia ne Le Pitture di Bologna (Bologna 1686, p. 238 [in seguito Le Pitture]); va peró ricordato che lo stesso affresco intorno al 1603 era stato attribuito al Bagnacavallo nelle Pitture et sculture di Cavazzoni (Pigozzi, op.cit. [n. 4] p. 20, c.8). E' utile qui riportare per esteso le opinioni di Malvasia, che nella vita del Bagnacavallo (Felsina Pittrice, I, p. 139), aveva assegnato all'artista romagnolo YAnnunciazione, la Natività e YAdorazione dei Magi, affiancandolo ad Aspertini e a Biagio Pupini e altri artisti bolognesi non identificati; nella biográfia di Innocenzo da Imola (Felsina Pittrice, I, p. 147) aveva invece ascritto genericamente all'imolese un episodio ai suoi tempi coperto da corami dbro; aveva inoltre aggiunto Girolamo Marchesi da Cotignola nella vita di Jacopo Francia, che a sua volta indicava come responsable àe\Y Ascensione di Cristo (Felsina Pittrice, I, p. 56). Nelle Pitture, Malvasia ricorda Amico per la Resurrezione ordináta da un membro della famiglia Gozzadini. Ramenghi per YAdorazione dei Magi, la Natività e YAnnunciazione (ai suoi tempi già ricoperta), rispettivamente commissionate da esponenti delle famiglie Bottrigari, Morandi e Malvezzi. Menziona inoltre una storia, anch'essa coperta e di cui era impossibile stabilire l'autore, voluta da un Malvezzi. MAssunzione della Vergine di Girolamo da Treviso ordináta da un Gozzadini, la Missione delle Spirito Santo realizzata da