Csornay Boldizsár - Dobos Zsuzsa - Varga Ágota - Zakariás János szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 97. (Budapest, 2002)

RITOÓK SZALAY, ÁGNES: FLAVA THALIA: un quadro e una poesia di Janus Pannonius

Pannonius a qualche festa della corte dove Guarino volentieri si vantava dei suoi allievi poeteggianti. Infatti, sembrerebbe difficile pensare che il giovane arrivato da lontano, sentita la presenza nella città di un suo conpaesano famoso, non avesse cercato di entrare in rapporto con lui. Quale puô essere la data dell'incontro di János Csezmiczei (Janus) con la Musa bionda? Come si vedeva sopra, sicuramente prima del 1 ottobre 1450. Ne è testimone il volume Eroticon di Tito Strozzi. La dedica è indirizzata ancora a Leonello (f 1 ottobre 1450) ma in una poesia egli viene menzionato col nome Janus. Non si conosce nessuna traccia che egli avesse scritto délie poésie precedentemente, cioè ancora in Ungheria. O almeno non le riteneva degne di conservazione. Occorreva un anno di soggiorno a Ferrara per capire egli stesso, ma per far conoscere anche ai suoi compagni, la sua dote di poeteggiare. La sua prima grande opera è l'Eranemos, La gara dei venti, ha fatto colpo sui suoi compagni, egli venne subito riconosciuto e festeggiato per questa poesia. 26 II risultato da considerare perfetto nel suo génère'è la tesi in versi dell'esame del corso di retorica nella scuola di Guarino. Egli eredetté ai compagni che lo considerarono ormai un poeta. Conoscendo l'ordine di studio nella scuola di Ferrara e considerando il grado dell'insegnamento di retorica questo evento potè avvenire nel 1449. Fin dalFantichità proprio nell'ambito dell'insegnamento di retorica si studiava la descrizione délie opère d'arte. Essa poteva essere anche in forma di poesia. Basta pensare aile opère minime di Marziale. Nel caso di Janus si traita di una cosa diversa. Qui è l'immagine a diventare soggetto di poesia sostituendo il testo antico tenuto in massimo rispetto. Anche se riusciamo a spiegare, in base al programma Gaza-Guarino, la rappresentazione, molto speciale, del maestro Michèle, sembra che questa soluzione sia unica. Non conosciamo dall'epoca, ma nemmeno dal periodo posteriore, nessun'altra opera d'arte rappresentante Cerere con la corona di spighe sul trono di Talia. Si puô benissimo porre la domanda se ci sono traccie di questa esperienza artistica anche in altre poésie di Janus. Come si vede sopra, non è facile trovarne una risposta. Rende ancora più difficile dare una qualche risposta soddisfacente il degrado, o addirittura, la scomparsa o la distruzione délie opère d'arte non durature pur destinate a rimanere nel tempo. Anche la maggior parte délie opère del maestro Michèle venne realizzata per qualche determinata occasione, per le feste della corte. I ricordi visivi di questi cortei della corte vengono rievocati nelle sue opère più lunghe. Infatti, in una délie sue prime poésie, realizzata nel 1448, descrive la festa organizzata a Scientà in onore di Santo Stefano protomartire. 27 II più conosciuto è il suo monumento dedicato a Guarino lucidato 2(1 Huszti, József, Janus Pannonius, Pécs 1931, 70-76. Egli posticipa la nascita dell'opera. 27 Ritoókné Szalay, Agnes, Egy ismeretlen Janus elégia? In Nympha super ripam Danubii, Budapest, 2002, 45-54. In seguito Nympha.

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