Tátrai Vilmos szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 92-93.(Budapest, 2000)

FEHÉR, ILDIKÓ: Il ciclo di affreschi allegorici del Palazzo Isidori di Perugia alla luce délie ultime ricerche e restauri

giglio d'argento su sfondo rosso che, secondo Mancini, è il simbolo della città di Fi­renze e indica il luogo dove il committente, Corniolo della Corgna, visse prima del 1416, dopo esser stato esiliato da Perugia. 33 I frontoni gotici delle virtù dal N° d'inv. 1258, 1255 e 1260 che guardano verso destra sono decorati con sei cerchi disposti tutt'intomo, in una Stella a sei punte e ritroviamo la stessa forma nella decorazione dei frontoni di altre due virtù che guarda­no verso il centro (N° d'inv. 1357, 1262). Quest'ultima figura, il cui N° d'inv. è 1262 emerge dalle altre non solo perché guarda verso il centro, ma anche con la disposizione frontale accentuata della figura e la ricca decorazione del vestito e della corona. Il manto, davanti, è chiuso da un medaglione di grandi dimensioni decorato con due triangoli equilateri il cui centro coincide: il simbolo della Santa Trinità. Nella mano destra vediamo un giglio attorcigliato attorno ad uno scettro e circondato da un nastro con iscrizione. Nella sinistra tiene il globo che rappresenta il mondo. In base all'iscri­zione ("His virtutibus predita orbem spetie sacro rego") si puo supporre che questa figura femminile sia la raffigurazione allegorica della Sapientia Domini che conclude tutta la série, quindi abbiamo ragione di ipotizzare in essa una figura chiave del ciclo di affreschi che nella composizione originaria doveva collocarsi in un punto centrale. ILDIKÓ FEHÉR Traduzione di Lavinia Sándor Mancini, op. cit. 1997 (n. 15).

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