Tátrai Vilmos szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 92-93.(Budapest, 2000)

FEHÉR, ILDIKÓ: Il ciclo di affreschi allegorici del Palazzo Isidori di Perugia alla luce délie ultime ricerche e restauri

travatura in legno, dei tre piani che sovrastano il seminterrato, il loro stato al primo ed al secondo piano è discreto; vi troviamo pitture tardogotiche e, a seguito di una coper­tura con una pittura ulteriore, decorazioni affrescate settecentesche, formate da motivi geometrici. Gli affreschi sono stati apposti al soffitto su fondo incannicciato. La provenienza da Palazzo Isidori degli affreschi è stata confermata dalle analisi dei restauratori, dalle analogie stilistiche fra i nostri e gli affreschi frammentari che anche oggi si trovano in questo edificio, nonché dalle ricerche eseguite sul posto dal­l'autore di questo studio. 21 Le allégorie sono state tölte ("strappate") dal fondo incannicciato assieme alla loro "pelle", e cioè assieme ad un sottile strato (di cm 0,1-1) di intonaco. 22 Su alcuni frammenti, appartenenti alia collezione del nostro museo, an­che oggi si osserva l'impressione della stuoia incannicciata che forma un fitto tessuto (fig. 30). 23 Nel 1889 i tre esperti trovarono decorazioni affrescate solo su una delle pareti late­rali della sala pianterrena di Palazzo Isidori, sulla parete di fronte all'entrata: si trattava di un'Annunciazione che, all'epoca della vendita, doveva essere in misero stato, infat­ti, Károly Pulszky poté comprarla pagando solo 462 corone, mentre per le singole allégorie in condizioni migliori, page ben di più: 1387 corone. 24 Si tratta, perö, entro l'ambito delle nostre fonti, di un particolare di grande importanza, giacché in passato si poteva ipotizzare solamente in base alio stile che l'Annunciazione, in possesso del Museo delle Belle Arti di Budapest, nella documentazione dell'acquisto figurante as­sieme alle figure femminili, facesse parte di un programma pittorico comune. La pro­venienza comune dell'Annunciazione e della série di affreschi è confermata anche dal fatto che le decorazioni geometriche, in maggior parte di color rosso, bianco e nero, del trono di Maria, del leggio, dell'incorniciatura dipinta della scena, compaiono anche in vari punti del soffitto con travatura in legno del secondo piano del palazzo. I muratori che eseguirono le ricerche nel Palazzo Isidori riportarono di aver trovato nel 1993, sulla parete di fronte all'entrata della sala, una nicchia di grandi dimensioni che poi, purtroppo, fu tamponata nel corso dei restauri. 25 Abbiamo valide ragioni per supporre che in questa nicchia fu collocato originariamente l'affresco raffigurante l'Annuncia­zione (fig. 29). E giunto il momento, quindi, di chiederci in che misura si potrà ricostruire la com­pléta decorazione affrescata della sala del primo piano di Palazzo Isidori di Perugia? Come abbiamo visto i ricordi tramandati dimostrano moltissime lacune e per l'inter­pretazione di alcune delle allégorie conservate possiamo, in base aile nostre nozioni attuali, avanzare solo supposizioni. Secondo le tradizioni architettoniche la sala che si trova al primo piano, cioè al piano nobile di Palazzo Isidori doveva essere il locale di rappresentanza. Il ciclo di 21 Desidero ringraziare la Fondazione Soros che mi ha offerte sostegno per realizzare il mio viaggio di studi a Perugia. 22 Desidero ringraziare le spiegazioni e le osservazioni riguardanti il restauro degli affreschi fornitemi da István Bona e Péter Menráth . 23 N° d'inv. 80.9. 24 Peregriny, op. cit. (n. 7), 671, 673-674, 680-682. 25 Informazione verbale di Mancini. Perugia, settembre 1996.

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