Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)
La citta creata - Fra cielo e acqua
Se allargava le braccia riusciva a sfiorare le file di case sui due lati del vicolo; dietro le mura di quelle case silenziose dotate di grandi finestre - pensò - sonnechiavano le vite misteriosamente intense degli italiani. Erano così vicine che gli sembrava quasi indiscreto passeggiare di notte in quelle strade. Quale strana magia, quale estasi l'aveva rapito e trascinato in mezzo alle calli? Perché si sentiva finalmente giunto a casa propria? (...) D'un tratto lo assalì una nostalgia terrìbile, una nostalgia che aveva conosciuto solo quando era giovane, molto più focalizzata e ardente; provò una nostalgia così violenta per la nostalgia sentita nell’adolescenza che dovette urlare. | Antal Szerb: Il viaggiatore e il chiaro di luna, 1937 Cammino per un sentiero deserto, il mio viso stacca vecchie ragnatele e chiedo al Signore: perché mi hai condotto in questo posto, per lasciare che nel momento più difficile sia questo paesaggio a decidere il destino della mia vita? (...) A cosa pensavo? Me lo sono scordato. Devo tornarci un giorno, in quel posto. Appoggiandomi ad una delle colonne, ritroverò me stesso: un'esperienza persa, abbandonata. I Béla Balázs: Diario, 1911 Il mio soggiorno in Italia è un grande evento spirituale che influirà su tutta la mia vita e la cui importanza non riesco ancora a concepire. Ho già dovuto constatare che si sono schiuse e ravvivate in me alcune disposizioni spirituali che prima covavano inosservate; che mi trovo più vicino a dei fenomeni spirituali che prima mi erano estranei. | Viktor Gyenes a Lajos Fülep, 28. 04. 1911