Hessky Orsolya - Róka Enikő szerk.: Pittori ungheresi in Italia 1800–1900, Aquarelli e disegni dalla raccolta della Galleria Nazionale Ungherese (Galleria Nazionale Ungherese di Budapest 2002/2)
Lista delle opere
vom Monte Coelio. 21. Aug." N.inv. 1930-2206 Provenienza.: Dono di Draskóczy Istvánné, 1930 Esposizioni: 1931 Szépművészeti Múzeum n. 42; 1981 MNG n. 385. (ripr.) Bibliográfia: Szabó-Széphelyi 1981, p. 440. 68. Ss. Giovanni e Paolo e S. Stefano Rotondo ripr. 7. visti dai giardini imperiali, 1830 matita, china, penna, mm 213 x 334 Senza firma, in basso a sinistra "S. Giovanni e Paolo und S. Stephano Rotondo aus den Kaiser-pallästen. 19. Aug. 830." N.inv. 1930-2207 Provenienza: Dono di Draskóczy Istvánné, 1930 Esposizioni: 1931 Szépművészeti Múzeum, n. 38; 1943 Szépművészeti Múzeum, n. 134; 1967 MNG n. 106; 1996 Szépművészeti Múzeum, n. 15. 69. 1 dintorni del Colosseo, 1830 ripr. 8. matita, china, penna, mm 214 x 333 Senza firma, in basso a sinistra "Colosseum. Tempel der Venus und Roma, Capitol. Trumphbögen Titus und Constantinus. 20 Aug." N.inv. 1930-2208 Provenienza: Dono di Draskóczy Istvánné, 1930 Esposizioni: 1943 Szépművészeti Múzeum, n. 130; 1967 MNG n. 107; 1976 MNG n. 75; 1996 Szépművészeti Múzeum, n. 110. LIBAY, KÁROLY LAJOS (Banska Bystrica, 13/05/1816 - Vienna, 16/01/1888) Dopo gli studi consegui il diploma presso Sámuel Libay (1781-1866), suo padre, che era orefice. Dal 1834 studio all Accademia di Vienna, dove sviluppö soprattutto la teenica del disegno. La pittura a olio non lo intéressé mai più di tanto: di lui si conoscono pochissime tele. A Vienna fu soprattutto il bravissimo acquerellista Thomas Ender (1793-1875) a influenzarlo. In quel periodo i paesaggisti, conformemente ai loro ideali, dipingevano esclusivamente dal vero e la teenica era senza dubbio quella dell'acquerello. II suo era un talento particolare: di fronte al soggetto da dipingere faceva dei paesaggi leggeri, freschi e armoniosi con una teenica molto sofisticata. Viaggio a lungo da un posto all'altro, cercando sempre nuovo soggetti, sia su commissione che per sé. Negli anni Trenta esegui una série di paesaggi dei dintorni di Vienna, poi si spinse più lontano (Salzburg, Salzkammergut, verso il 1840). Fu anche in Baviera (1849) e, nel 1851-52, percorrendo il solito itinerario dei pittori giro per l'Italia, per poi compiere un lungo viaggio in Egitto (1855). A parte alcune tele a olio, la sua arte fu soprattutto di carattere grafico. Con la sua teenica e il suo singolare talento, arrivö quasi al plein-air, partendo dall'accademismo. Grazie alle sue opere divenne una delle figure più importanti del vedutismo ungherese del secolo. 70. Figure tirolesi, 1840 matita, acquerello, mm 106 x 168 Senza firma N.inv. 1900-780 Provenienza: Acquisto da Dillnberger Jenő, 1900 71. II cimitero di Bolzano, dopo il 1850 acquerello, matita, mm 306 x 259 Senza firma, in basso a destra "Friedhof in Grisz bey Bötzen" N.inv. 1900-744 Provenienza: Acquisto da Dillnberger Jenő, 1900 Esposizioni: 1994 MNG n. 50. (ripr.) 72. Lago di Garda, 1851 ripr. XII. acquerello, matita, mm 230 x 344 Senza firma N.inv. 1898-218 Provenienza: Acquisto da Dillnberger Jenő, 1898 Esposizioni: 1984 Bratislava, n. 50; 1994 MNG n. 57. (ripr.) 73. La chiesa di San Marco a Venezia, 1851 matita, acquerello, mm 180 x 199 Senza firma, in basso a destra "Marcus Kirch Venedig" N.inv. 1898-189 Provenienza: Acquisto da Dillnberger Jenő, 1898 Esposizioni: 1967 MNG n. 115; 1994 MNG n. 60. (ripr.) Bibliográfia: Bajkay 1994, p. 97. 74. Venezia vista dal mare, 1851 ripr. 4. matita, mm 256 x 386 Senza firma N.inv. 1898-202 Provenienza: Acquisto da Dillnberger Jenő, 1898 Esposizioni: 1967 MNG n. 117; 1994 MNG n. 59. (ripr.)