Hessky Orsolya - Róka Enikő szerk.: Pittori ungheresi in Italia 1800–1900, Aquarelli e disegni dalla raccolta della Galleria Nazionale Ungherese (Galleria Nazionale Ungherese di Budapest 2002/2)
ORSOLYA HESSKY "Se vuole diventare pittore". Pittori ungheresi in Italia 1800-1900
36. Barabás, Miklós: Gondoliere, 1834, n. 2. voleva una certa sensibilità. In precedenza Barabás aveva provato poche volte questa tecnica, ma quasi subito riusci ad adottarla. Tra i suoi acquerelli eseguiti a Venezia il più bello è senza dubbio Venezia al tramonto, che puo anche considerarsi un capolavoro précoce, (ripr. II.) I contorni si fondono nel piccolo dipinto, nell'aria vibrano i colori viola e azzuno che risaltano per la loro particolarità. Immortalö la sagoma di Venezia con una scioltezza quasi impressionistica, cosi come aveva imparato dal suo nuovo amico: considerando la superficie del quadro come un tutto unico, e lavorandola nel suo insieme. AlPinizio di novembre prosegui per Roma insieme a Leitch. Prima di arrivare nella capitale i due si fermarono una settimana a Bologna, due a Firenze e qualche giorno a Perugia (ripr. 39.) dove "facevamo dei disegni all'aperto" 41 . Qualche anno prima a Vienna Barabás aveva passato una giornata con Markó, 37. Barabás, Miklós: La statua di Perseo a Firenze, 1834, n. 13. 38. Barabás, Miklós: Rittratto di William L. Leitch, 1834, Galleria Nazionale Ungherese