Hessky Orsolya - Róka Enikő szerk.: Pittori ungheresi in Italia 1800–1900, Aquarelli e disegni dalla raccolta della Galleria Nazionale Ungherese (Galleria Nazionale Ungherese di Budapest 2002/2)

ORSOLYA HESSKY "Se vuole diventare pittore". Pittori ungheresi in Italia 1800-1900

34. Markó, Károly sen.: Donne italiane al pozzo, 1836, n. 116. realizzate con tratto preciso e colori sofisticati, e testimoniano la capacità del pittore di afferrare l'essenziale e la sua assoluta padronanza della tecnica dell'acquerello. 31 L'autobiografia di Mihály Kovács è una fonte importantissima non soltanto per conoscere la sua vita e le sue opere, ma anche perché parla degli artisti, ungheresi e non, che in quel periodo vivevano a Roma: architetti, scultori e pittori. 32 Kovács ebbe stretti rapport! con i pittori austriaci 33 , che incontrö alTAccademia di Vienna e con i Nazzareni tedeschi che furono anche suoi compagni di lavoro. 34 Tra gli ungheresi - oltre ai Marko - conobbe gli scultori Rudolf Ziillich (18134890) e Jakab Guttmann (1811-1860), i pittori Ferdinánd Vidra (1814-1879), Ede Heinrich (1819-1885) e, nel 1846, incontrö l'architetto Miklós Ybl (1814-1891), che frequentö anche in seguito, in Ungheria. Durante i suoi viaggi, nel 1847, incontrö anche Mihály Zichy (1827-1906). Nello stesso anno si ammalö di nuovo, per cui si trasferi vicino a Firenze, "dove l'aria è buona", e li, nella casa dei Markó incontrö Antal Ligeti, che conosceva già da prima. La maggior parte dei saggi su Kovács menziona il Natale del 1845, quando i pittori ungheresi si riunirono: "I ragazzi ungheresi: Ligeti, Molnár, Simonyi 35 , Morvái mi hanno fatto una sorpresa a Roma, abbiamo passato il Natale insieme a casa di Heinrich 36 ." 37 Nel 1848, la notizia della guerra di indipendenza lo riportö in Ungheria.

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