Tanulmányok Budapest Múltjából 24. (1991)
TANULMÁNYOK – STUDIEN - Dán Róbert: Mikor űzte ki I. Lajos a zsidókat? = Wann vertrieb Ludwig I. die Juden? 9-15
^ Tataren und der von den Budaer Juden abgewickelte Ost-West-Handel konnte nur durch dieses Land erfolgen. Die Memoiren Giannino di Guccios liefern sowohl über den Zeitpunkt als auch über die Handelsbeziehungen interessante Informationen. "...avenne, che uno, el quale aveva nome Daniello Giudeo, il quale per altre volte aveva conosciuto il detto Giovanni in atto di merchantia, ili riconobbe; et privatamente il più celato che potè li parlò, e stettero a parlare insieme soli nela cappela del papa Lisandro, la quale é nel palagio del dugio; e '1 detto Daniello si era di poco tempo fatto xpiano, et era uno savio huomo, e d'età di quaranta cinque anni, e sappeva parlare Ungharo, et tedescho e schiavo, et latino, e tartaro, e turchio, et era buano conoscitore di pietre pretiose, et di perle, et era nato in Buda; et quando lo Re d'Ongheria cacciò del suo Reame tutti Giudei, allora si ridussero nele terre del ducha d'Austerlio, et di Chiarentana, et il padre di questo Daniello si redusse a stare con tutta sua famiglia ad una Cipta del duca di Sterlic, ch'é appellata Ciptá nuova presso di Vienna a quaranta miglia lattine, e '1 detto Daniello s'alevo nela Corte de Re di' Tartari, e di quello de' Turchi, e perciò che '1 padre suo usava molto nelle corti de' detti signori, che vi portava da Vinegia molti belli gioielli, e poi ne rechava drappi di seta, e d'oro tartareschi; di che il detto Daniello parlo al detto Giovanni, et disse, che bene sappeva tutto il fatto suo ordenatamente, et già disse, come di questo n'aveva parlato con molti baroni, et grandi signori tartari, e turchi, et chol Re di Rascia, et co molti maggiori giuderi, che stanno in Austerlic, et in Chiarentana, i quali erano stati in Ongaria, i quali erano più di treciento migliaia d'uomini senza le femine, e'fanciulli, i quali disse il detto Daniello, che si rendeva sicuro d'oparare si con questi giuderi, che essi prestarebbero a usura quantità di moneta al detto Giovanni la dove esso promettesse a loro di ricevarli nelo reame di Francia, et di conservarli si, che non russerò né morti, né oltreggiati, né robbati, né maltrattati da' francieschi, come essi sono stati negli altri paesi, et di dar lo' alcuna libertà, e franchigia. Di che il detto Giovanni udendo questo molto si conforto e fu molto allegro di queste parole, et rispose al detto Daniello, che in quanto faciesse, che' giuderi gli prestassero muneta per potere cominciare sua inpresa, esso lo' farebbe ogni honore, e darebbeli ogni francheza, e liberta, che potesse, et quanto ne sappessero adomandare, pure che non fusse contra la nostra fede xpiana, né contra l'usanza deli antichi, e santi Re, che sono stati in Francia; et preghó il detto Daniello, che ciò oparasse, et esso rispose: „Non dubitate, che già n'ó cominciato a parlare, e se voi non fuste venuto qua, io saroi venuto colà, dove fuste stato, per dirvi ciò, che detto /ó. Et ancho disse il detto Daniello: „E' so' qui cierti merchatanti, che sono tartari e turchi, e sono venuti qua per parte de loro signore a comprare cierti gioiegli, et io sono loro interpido, et con loro debbo ritornare in loro paese, di che io voglio che essi, vi veghino e parlino con voi, et io sarò vostro interpido..." 4 Nach der Verhandlung mit den tatarischen und türkischen Händlern beschreibt der Chronist die Reise Gianninos von Venedig bis Buda. Nach Ordnung der hier erhaltenen Angaben kann man feststellen, daß die für den 1. Oktober 1357 datierte Unterredung zwischen Giannino und Daniel in der San-Marco-Kathedrale zu Venedig vermutlich authentisch ist. Der Vater des Juden Daniel 13