Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 35. (1982)

MENOZZI, Daniele: La Patente di tolleranza in Italia (1781–1790)

58 Daniele Menozzi guiti con diffuse corrispondenze dalia Gazzetta universale, un giomale fio- rentino, vicino alle posizioni della burocrazia illuminata di Pietro Leopoldo, redatto da Luigi Semplici, Francesco Becattini, poi autore di una biográfia di Giuseppe II, e dall’abate Vincenzo Piombi4). La tiratura — piuttosto alta per l’epoca: 2500 copie - e l’interesse che suscitö in diverse parti d’Italia - nel 1786 a Napoli ne fu curata una ristampa - sono indicativi del ruolo giocato da questo periodico neU’orientare l’opinione pubblica. Cercheremo perciö di seguire in primo luogo il modo in cui la Gazzetta universale informava i suoi lettori sulla questione della tolleranza. Giä in occasione dei provvedimenti che Giuseppe II aveva preso verso la metä del 1781 a favore dei protestanti d’Ungheria il giornale fiorentino ri- cordava i «benefici effetti» recati al paese dal «piano di tolleranza ehe carat- terizza il governo di S. M. Cesarea»5). Il 30 ottobre pubblicava la versioné italiana dell’editto imperiale6); mentre, fino alia fine dell’anno, ritomava ri- petutamente sull’argomento riservando un certo spazio ai nuovi testi legisla- tivi: regolamento relativo agli ebrei, circolare di specificazione della Patente, ecc7). A partire dagli inizi del 1782 l’informazione si fa ancora piü frequente. Ai primi di febbraio viene riportata, in diverse puntate, la versioné italiana della lettera pastorale con cui il vescovo di Königgrätz, L. von Hay, nel pub- blicare nella sua diocesi l’editto imperiale, sottolineava la piena rispondenza della tolleranza al dettato evangelico e sollecitava il suo clero a promuoverla presso i fedeli8). Il documento episcopale, com’é noto, stabiliva anche alcíme norme di carat- tere pratico, che von Hay raccomandava ai collaboratori di osservare serupo- losamente9). I parroci dovevano astenersi, soprattutto nella predicazione, da interventi di carattere controversistico, mantenendosi nei limiti di una piana esposizione dei dogmi cattolici tratta dal Vangelo. Era vietata la perquisi- zione déllé case degli acattolici alia ricerca di libri proibiti, fatta salva la de- nuncia al magistrate di opere a stampa di carattere sovversivo. Era ugual- mente interdetta la visita ad acattolici infermi o moribondi alio scopo di convertirli, piú o menő forzosamente, al cattolicesimo. Nel caso ehe si do- vesse impartire qualche sacramento agli eterodossi, occorreva evitare, pur salvaguardando l’essenza del rito, quelle formule puramente cattoliche ehe 4) Ricuperati Giornali 260-262 e 269-270. 5) Gazzetta universale 1781 685. 6) Ibid. 694. 7) Ibid. 748-749 e 772—774. Sull’applicazione della Patente agli ebrei Paul P. Ber­nard Joseph II and the Jews: the Origins of the Toleration Patent of 1782 in Austrian History Yearbook 4/5 (1970) 101—119. e) Gazzetta universale 1782 76, 83-84, 92—93, 101, 110. 9) Johann L. von Hay Epistola circularis authentica ad clerum tam saecularem quam regularem suae dioecesis data die 20 nov. 1781 (Viennae 1781). Öltre alia tradu- zione tedesca, se ne ebbero in diverse altre lingue: francese, ceco, ungherese e olande- se. Sui vescovo, öltre al giä citato lavoro di Wolny, si veda Willibald Müller Johann Leopold von Hay. Ein biographischer Beitrag zur josephinischen Kirchenpolitik (Wien 1892).

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