Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 31. (1978) - Festschrift für Richard Blaas

Francesca MORANDINI: Vienna alia metä del secolo XVTH nella descrizione del manoscritto 684 dell’Archivio di Stato di Firenze

VIENNA ALLA METÄ DEL SECOLO XVIII NELLA DESCRIZIONE DEL MANOSCRITTO 684 DELL“ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE Di Francesca Morandini Nessuno dei diari di viaggio di principi e di dignitari delle corti medicea e lorenese, o di altri personaggi, che si conservano numerosi negli archivi pub- blici e in quelli di famiglia presso l’Archivio di Stato di Firenze é, a nostro parere, tanto ricco di notizie e di considerazioni, di apprezzamenti, di osser- vazioni sui paesi visitati, suli’ ambiente sociale che, per ragioni evidenti, é soprattutto quello della nobiltä, suile istituzioni, sui costumi, suile persone incontrate, suile opere d’arte e di cultura ammirate, come questo dei viaggio fatto attraverso 1’Europa e 1’Italia dai principi Bartolommeo e Lorenzo Cor- sini e dal patrizio senese Gaetano Pecci. II viaggio, ehe inizia a Roma il 24 aprile 1752, si svolge attraverso il Veneto, 1’Austria, la Baviera, la Boemia, la Sassonia, la Danimarca, la Svezia, 1’Olanda, lTnghilterra, il Belgio, la Francia, Torino, Genova, Milano, Parma, Modena, Bologna. Di qui i tre viaggiatori giungono il 10 giugno 1755 a Fi­renze, dove si trattengono fino a tutto ottobre visitando la Toscana per rien- trare a Roma il sei novembre, dopo, come dice il testo, „un viaggio di tre anni e sei mesi“. Noi ci limiteremo naturalmente alia parte che riguarda il soggiorno a Vienna, dove essi arrivano il 21 giugno 1752 per ripartire il 9 novembre dello stesso anno. La capitale austriaca descritta nel sec. XVIII, come la vedevano questi tosca- ni, ehe tali essi erano anche se residenti a Roma, con 1’arguzia e la spregiudi- catezza ehe tuttora distingue gli abitanti di questa regione dTtalia, interes- serä certamente gli austriaci, anche se a volte troveranno qualche giudizio un pö troppo critico o scanzonato nei confronti dei loro antenati. Ma prima di passare alia descrizione dei viaggio é necessaria una premessa sui manoscritto ehe contiene il diario: esso si compone di 272 carte numerate modernamente raccolte in 24 fascicoli con numerazione antica da 1 a 24 e fa parte del fondo Manoscritti dell’Archivio di Stato di Firenze. R testo non porta indicazioni dei nome dell’autore e nelle prime 120 carte é copiato con bella scrittura calligrafica settecentesca, mentre le carte da 121 a 272 sono originali ed autografe di Gaetano Pecci, come risulta dai confronti effettuati con le lettere da lui scritte al padre dei Corsini, Filippo, e alio zio cardinal

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