Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 29. (1976)

COVA, Ugo: Trieste e la guerra di corsa nel secolo XVIII

144 Ugo Cova suile rive dell’Adriatico, avrebbero voluto sviluppare in modo autonomo traffici commerciali sulié sue acque. L’atteggiamento antiveneziano della piccola Trieste anteriore all’espansione settecentesca, trova la sua princi­pale spiegazione appunto nella ribellione alle severe misure veneziane ehe ostacolavano ogni commercio che non passasse attraverso il vaglio di pesanti imposizioni fiscali che rendevano scarsamente produttivi gli scambi mercantili per via di mare 3). Naturale fu quindi l’appoggio costan- temente richiesto alia casa d’Austria, le cui frequenti lőtte con Venezia non portarono di fatto mai degli autentici miglioramenti alia situazione dei traffici commerciali. Anche i privilegi mercantili a piú riprese ottenuti da Trieste da parte degli Asburgo relativamente ai rapporti col retroterra slavo e tedesco, non riuscirono a sollevare ehe parzialmente le condizioni della cittä, occupata in continui scontri con Venezia e le vicine cittä venete dell’Istria; le localitá della costa istriana, infatti, nonostante le misure imperiali a favore di Trieste, riuscivano ad attirare buone correnti di traffico con le province ereditarie austriache 4). Non fu perö attraverso Trieste ehe il predominio veneziano sull’Adria- tico subi la prima scossa per opera di sudditi imperiali. Nella piccola cittá di Segna, non lontana da Fiume, si sviluppö infatti, dalia prima metá del ’500 ai primi decenni del ’600, Tazione piratesca degli Uscocchi, ehe con le piccole e veloci imbarcazioni a loro disposizione, esercita- rono una loro personale guerra di religione contro il Tureo nelle acque dalmate ed istriane, causando gravissimi danni non solo alie navi otto- mane, ma anche a quelle di ogni altra nazione (e specialmente venete e ragusee) ehe trafficassero con il Levante maomettano. Da ciö lo scontro con Venezia, die vedeva lesi i suoi piú vitali interessi commerciali e 1’appoggio imperiale e pontificio agli Uscocchi, piccolo gruppo disperato di estremi defensori della cristianitä nel turbolento ambiente balcanico di quegli anni5). Ancora piú di un secolo dopo la loro dispersione, * Il 3) Suile ricorrenti lamentele triestine e le misure restrittive veneziane cfr. Pietro Kandier L’emporio e il portofranco (Trieste 1864). Sui contrasti fra Venezia e gli Asburgo su Trieste dalia seconda meta dei '300 al '500 e sulTimpari lotta dei Triestini contro Venezia per 1’affermazione dei loro porto quale via di transito di merci per i Paesi ereditari austriaci dei retroterra, cfr. Fabio C u s i n Il confine orientale d’Italia nella politica europea del XIV e XV secolo 1—2 (Milano 1937). Sulla questione dei dominio adriatico di Venezia e sugli episodi di guerra in cui sfociarono spesso le polemiche tra Venezia e gli Asburgo su tale argomento, cfr. Roberto Cessi Storia della Repubblica di Venezia 2 (Milano 1968) 105—106; 165—172; 177—179. Per un’ampia trattazione dei problemi sorgenti dal dominio adriatico di Venezia durante tutto l’arco di vita della Repubblica, cfr. Roberto Cessi La Repubblica di Venezia e il problema adriatico (Napoli 1953). 4) Per un’acuta puntualizzazione dei problemi relativi alia situazione econo­mica e commerciale di Trieste fra il XVI e il XVIII secolo, cfr. Fabio C u s i n Appunti alia storia di Trieste (Trieste 1930) 90—94. 5) Cfr. ad es. Mauro Kravjänszky II processo degli Uscocchi in Archivio

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