Nyulásziné Straub Éva: A Kossuth-emigráció olaszországi kapcsolatai 1849–1866 (Magyar Országos Levéltár kiadványai, II. Forráskiadványok 34. Budapest, 1999)
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kezik. Egyiptomi és görögországi útja végeztével közzéteszi az utazásról készítettjegyzeteit. A Kossuthnak ígért könyveket később küldi el. Rispettabile Signore, 10 vivo sempre nelle sacre memorie de Kutaja, che sono le pagine piü splendide delle mie pellegrinazioni in Oriente. Qui tornato dopo un arduo ramingare per lungo ordine di montagne, ho tosto recato al Ministro di Sardegna il barone Tecco i sentimenti nobilissimi ch'ella mi commise di significargli. II barone Tecco fu lieto della sua magnanima moderazione: fu lieto ch'Ella 2 interprete schiettissimo dell'Ungheria ami la R[eal] Casa di Savója che nel di delle battaglie stese alla sua patria una mano benevola. Ed io non vo' eredére che il barone Tecco si piaccia di lei soltanto per awalorare vieppiü un principio dinastico, ma sibbene perché il nome di Kossuth aggiunto a quanti riveriscono quella Real Casa informata nelle instituzioni liberali gioverá a tener fermo il Governo Piemontese nell'assunto incarico di degnamente rappresentare l'italianitá cosi negli ordinamenti pacifici come nelle armi. Jeri fui col Sr. Prick che mi da buone notizie della futura Colonia Ungherese; mi dice che fra non molto di tempó qui tornerá il Sr. Hamilton. Io lasciando Costantinopoli andrö in Egitto: quindi visiterö la Grecia, e mi ricondurrö finalmente in Piemonte a mettere in luce per le stampe il mio viaggio in Oriente. Confido di mandarle copia in patria, perché le sorti d'Ungheria e dTtalia si saranno rilevate. Tal sia: oh! come esulterei di poterla un giorno riabbracciare nella sua patria; e mescolarmi alle gioje domestiche e pubbliche del suo infelice e generoso paese. La prego di presentare de' miéi ossequi alla sua degna Consorte, i cari íigli, e il degno magiaro che attende alla loro educazione. Non le mando ancora i libri ch'Ella mi domandö, perché voglio aggiungere un mio di cui attendo copie. Mando un ardente saluto alla veneranda caserma, santuario in cui arde il fuoco divino del pensiero magiaro! L'Angelo de' popoli vegli al fuoco potente per rinnovare la civiltá umana. La prego di ricordare qualche volta il canoro pellegrino dTtalia che trasse costá da lontane térre col solo íine di conoscere dawicino l'illustre padre della nazione mágiára. 11 suo dev[otissimo] ed aff[ezionatissimo] servo Gfiuseppe] Regaldi 27. 9bre 1850, Costantinopoli 3 1 Eredeti tisztázat, olasz, 2 f (3 p) — MOL R 901. 964. — Közli Kastner: Mazzini e Kossuth. 112-113. 2 Kastner közlésében egy sor kimaradt, ott a szöveg „Tecco fu lieto ch'Ella". 3 Kastnernál a dátum tévesen októberként van feloldva.