Kőfalvi Csilla - Redő Ferenc: Fazekasok Sallában. Pentolai di Salla (Zalalövő öröksége 2. Zalalövő, 2004)
esempio pentole o brocche su tre piedi (fig, 17.). Lincensiere è un vaso cotto soprattutto in bruno rossastro, ma qualche volta in grigio (fig. 18.). Il nome latino di questa ceramica (turibulum) dériva dal tus, turis (it: incenso), e non abbiamo nessun dubbio che anche nell'epoca romána dovevano fare qualeosa con gli odori indesiderabili. In questi vasi a forma di piatto con piede si possono osservare le tracce di bruciatura. La loro proporzione nel materiale significano, che in ogni casa ci furono più incensieri. Anche i vasi da servizio o da magazzino cotti in rossi sono molto frequenti, cosi non possiamo tenerli prodotti importati. Questi sono soprattutto brocche con corpo ovoidale, con o senza ansa, e piatti. Sono spesso decorati con ingubbiatura rossa, in generale sulla parte superiore del vaso. Le scanal attire, e le linee ondeggianti graffite si vedono molto bene sulla superficie dipinta. È un tipo molto interessante il gruppo dei vasi sigillati. Li menzioniamo, perché loro riIrodalom - Bibliográfia specchiano il tentativo di imitare anche in Pannónia (fig. 19) le forme prodotte nei territori di alta cultura industriale delflmpero e le innovazioni decorative. La produzione della cd. "terra sigillata", che era capace di creare prodotti decorati molto pretenziosamente, e alio stesso tempo produrli in série, significava una concorrenza continua per i pentolai di Pannónia, i cui tentativi sono rispettabili, ma i loro vasi sono di qualité inferiore rispetto agli originali: benché la superficie del vaso presentato sia lucida come quella della terra sigillata, il suo colore è grigio, e la decorazione - che sulloriginale è a rilievo - del prodotto pannonico si infossa nella superficie del vaso. La decomposizione dei singoli elementi della decorazione dimostra che il pentolaio non capiva il motivo originale. Ma questo confronto ci conduce al tenia del prossimo quaderno, in cui si traitera dei rapporti commerciali di Salla, tramite cui anche i cittadini di Pannónia potevano acquistare i prodotti industriali e agricoli di prima qualità delflmpero Romano. Redő Ferenc: Zalalövő története az ókorban. Szerk. Molnár András. Zalalövő, 1998. 5-50. Ferenc Redő: Municipium Aelium Salla. In: Autonomous Towns in Noricum and Pannónia. Situla 41. Ed. M. Sasel-Kos, P Scherer. Ljubljana, 2003. 191-213-