A Nyíregyházi Jósa András Múzeum évkönyve 2. - 1959 (Nyíregyháza, 1961)
Kalmár János–Szalontai Barnabás: I monumenti stemmeti di pietra dei Báthori
rammenzionata, cioè Andrea IT. Bàthori. Nel centro della Madonna dei Bàthorisi vede la Madonna, abbracciando colla sua destra il bambino Gesù. Due angeli di forma sontuosa volano sopra la testa della Madonna. Il monumento è uno dei più importanti del rinascimento ungherese. Il creatore della statua ricevette delle istruzioni dal maestro italiano dei Bàthori. Nella sagristia della chiesa, nel muro a sinistra si trova uno dei più magnifici monumenti nostri scolpiti in pietra, il pastoforio. In faccia di esso si vede la nicchia dei tre figli di Andràs Bàthori : di Andràs (Andrea), di Gyòrgy (Giorgio), gran scudiere del re, e del palatino Istvàn (Stefano). Ai lati interiori dei due pilastri laterali della nicchia si vede uno stemma cinto dal distintivo dell'Ordine del Dragone. Ma la differenza fra i due scudi e fra i due dragoni è evidente. Tenendo conto delle circostanze, oggi si deve arrivare alla conclusione, che la nicchia fu fatta invece da uno, da due maestri, verosimilmente ungheresi, i quali, per figurare lo scudo di stemma, adoperavano il modello usato e abilitale nella loro patria. Il coperchio del monumento sepolcrale di Istvàn Bàthori, voivoda di Transsilvania e palatino, rappresenta una forma interessantissima dell'arte scultoresca medievale. L'estinto vi è figurato vestito da capo ai piedi secondo la moda dell' epoca : in corrazza di cavaliere. La parte più caratteristica ed importantissima di questo monumento sepolcrale è la catena di parata dell'Ordine del Dragone. 11 frammento di marmo rosso stemmato, conservato nel museo ,,Istvàn Bàthori" di Nyirbàtor, dev'essere una parte di questo monumento. Ivi si può osservare il serpente-dragone alato, col corpo squamoso, il quale tiene lo scudo stemmato a testa di cavallo col blasone dei Bàthori, il tutto eseguito secondo il gusto italiano. La tomba del salmista Istvàn Bàthori di Ecsed non è l'opera di valore di un artista. Abbastante primitivo, questo monumento fu certamente eseguito da un tagliapietre locale o dei dintorni. Terminato verso 1600 o negli anni seguenti, fu cominciato certamente à una epoca, quando la scultura dei monumenti sepolcrali divenne già il mestiere dei maestri nostrani, quando gli artisti stranieri, i quali osservavano tanto rigorosamente le leggi del' eraldica, non venivano più nella nostra patria. Si può dunque affirmare, che questa tomba — o monumento sepolcrale — fu l'opera d'uno scalpellino ungherese. J. Kalmàr — B. Szalontai 72