A Debreceni Déri Múzeum Évkönyve 1987 (Debrecen, 1988)
Néprajz - Marjai Márton: The Incorporation of Classical Mythic Elements in the Folklore of Hortobágy and Environs
Márton Marjai L'INTEGRAZIONE Dl ANTICHI MITEMI NEL FOLKLORE DELL'HORTOBÁGY E DINTORNI L'Hortobágy é la steppa dell'Ungheria che si é andata spopolando nel corso della storia. L'autore del saggio si é assunto l'onere di individuare le origini antiche di peculiari fenomeni rinvenibili nel folklore locale о soltanto i parallelismi. I motivi antichi si manifestano in due modi: nella tradizione orale о nelle usanz popolari ancora in vigore. Presentimo alcuni modelli interessanti da un repertorio di esempi: 1. l'iscrizione funeraria di Ciro, su steli rustiche, secondo Plutarco suona cosi: «Viandante, non invidiare questo mio riposo!» Le stesse iscrizioni compaion nei cimiteri intorno a Buda e a Zólyom, oggi in Slovacchia, in tedesco ed in slovacco, dato che il bacino dei Carpazi apparteneva ad una stessa area culturale! 2. La leggenda dell'origine del cane. E'nota in tutto il mondo. Da noi orma é solo una presa in giro di villaggio. Essenzialmente é la folklorizzazione del mito di Danai. Il cane, secondo quanto afferma I'autore, sarebbe Sirio, nella costellazione del Cane Maggiore. Dunque si tratta di una leggenda di origine astrale. 3. Il pargolo che salva gli Aiduchi dal pericolo serbo. Questa leggenda del XVII. secolo é il contrario della salvezza di Gesu Bambino. 4. Il brigante di Böszörmény nel fossato della trebbiatura del grano. Vivono ancora persone che hanno conosciuto i protagonisti. La storia é di origine biblica. Cola sono soldati (Campioni di David) a mascondersi nel sosso del grano. 5. La leggenda dell'ostruzione della sorgente. Hanno sigillato piü sorgenti perché non inondassero la campanga «con tre fiancate di lardo, con tre sacchi di lana, con tre macine di mulino». A Hajdúböszörmény, Hajdúhadház, Hajdúszovát. Anzi, a Hajdúdorog anche oggi mantengono il cognome «Tappo» Kovács, perché erano loro una volta a chiudere la sorgente. 6. Probabilmente forse questo nome potrebbe essere il gioco grottesco mascherato, nel banchetto di nozze, com la figura di Daniele Tappo che é una rappresentazione itifallica. 7. Queste leggende potevano essere tratte anche da letture. Sono indubbiamente di tal genere le leggende dell'acqisto di terreno con la pelle del bue, alia maniera di Didone, ovvero delle gru di Ibico che tradiscono gli assassini. Quest'ultima esperimendo con piu eleganza il proverbio : La veritá la razzola anche la gallina. Non sono meno interessanti abitudini in uso ancora oggi e non riconducibili a letture scolastiche о alia letteratura d'appendice di buon livello in venita alle fiere. a) La lotta di Anu e Kumarbi nell'Hortobágy. Gli agnelli anche oggi vengono castrati coi denti in Oriente, in Occidente ed anche in alcune zone della Germania. b ) Ilbastone da guardiano о da pastore iniziato nello stereo animale. Il valore fecondatore dello stereo era giá stato considerato dai Sumeri. Nella mitológia greca anche la spada di Peleo viene mascosta nel concime. Un bastone cosi santificato finisce in una costellazione con il bastone di Giacobbe. (Orione) c) Ancora oggi é in uso la consegna della camicia al fidanzato de parte della fidanzata. Anche I'autore stesso a suo tempo ne ricevette due. Questo uso é un vivace ricordo delle camicie di Eracle da Onfale e da Deianira. d) Il lustrum ungherese. La sera e l'alba del venerdi santo puliscono la casa e la stalla. Lavano tutto e fanno bagnare i cavalli nelfiume. Anche tralasciando i "prego,,. In canti della zona dell'Hortobágy: 11 venerdi santo il corvo lava il figlio questo mondo me ne grida di tutti i colori, (lett. serpenti e rane) me lo dica dunque il mondo negli occhig a chi ho fatto qualcosa di male ! L'uccello che lava il figlio é la costellazione del Corvo. 261