Alba Regia. Annales Musei Stephani Regis. – Alba Regia. A Szent István Király Múzeum Évkönyve. 31. 2001 – Szent István Király Múzeum közleményei: C sorozat (2002)

Tanulmányok – Abhandlungen - Fitz Jenő: I nuovi risultati della ricerca su Pannonia in base al tomo VI degli studi. – Die Römischen Inschriften Ungarns. p. 19–22.

délie iscrizioni di Intercisa se si fa paragone con grandi città come Savaria (Szombathely) con 122 9 , come Scarbantia (Sopron) con 50 10 о con la più grande città délia provincia, Sirmium (Mitrovica) con 113 iscrizioni registrate (Mirkovic 1971, 5-94, Nr. 1-113). C'è da aggiungere che il grande numero del matériáié di pietra, sculture, rilievi, elementi architettonici nuovamente ritrovati ad Intercisa superano in simile proporzione i reperti délie città sopraelencate. Il grande numero spoporzionato e ingiustificato délie iscrizioni e di reperti di pietra in Intercisa sorprendeva i ricercatori già nel corso degli scavi archeologici del secolo scorso. Antal Hekler è stato il primo, già nel 1912, a ritenere improbabile che tutte le iscirizioni e piètre romane scavate a Dunapentele fossero originariamente situate in questo castrum, nell'in se-diamento adiacente ad esso e nel suo cimitero (Hekler 1912a, p 206-217. ­Hekler 1912b, p. 179). Gli studiosi hanno accettato il suo ragionamento soprat-tutto perché si puö dimostrare che le iscrizioni menzionanti le squadre aussiliarie stanzionanti nei campi militari a Nord di Intercisa saranno state trasportate in Intercisa (l'elenco délia posizioni in riguardo vedi in Erdélyi 1954, 148-149). In una parte délie piètre si è riuscito a trovare, о meglio ipotizzare l'analogia con quelle di Aquincum per lo stile e per il carattere dell'intaglio. Invece, è più difficile о proprio impossibile decidere se le piètre di Intercisa di carattere di Aquincum siano state scolpite nella bottega di Aquincum su ordine di Intercisa о ci siano state trasportate da Aquincum posteriormente .Nello studio sulla provenienza délie piètre di Intercisa hanno portato notevoli risultati le analisi di László Barkóczi svolti nel anno '84 (Barkóczi 1984, pp. 170-193). Barkóczi ha preso in esame le connessioni di due grandi e fra loro connessi gruppi del materiale di pietra scolpita di Intercisa, e cioè, il reperto mitologico e le scene di caccia, e ha studiato la destinazione di queste due série. In base al soggetto e alle simili dimensioni ha escluso la possibilità che il materiale di pietra studiato avesse decorato monumenti funebri come aveva ipotizzato Gizella Erdélyi (1954, p. 176). Questo materiale non veniva sistemato in diversi luoghi e in diversi tempi ma esso veniva realizzato per tre occasioni. Al primo gruppo appartengono le scene della "RIU, n. 1-122 10 RIU, n. 161-211 " Segna la difficoltà del probléma l'interpretazione della pietra funèbre di M. Herennius Pudens (Erdélyi 1954, p. 237, n.25). La pietra funèbre del veterano scomparso a 78 anni della legio II Adiutrix venne alzata dal collegium cultorum. Questo dato rende improbabile che Pudens potesse essere sepolto ad Intercisa: sul territorio del vicus di Intercisa non funzionava un collegium. Dopo il suo congedo dalle armi per tre decenni e mezzo probabilmente visse in città. Lajos Nagy che ha pubblicato l'iscrizione riteneva evidente che la pietra fosse scolpita nella città di Aquincum (Nagy 1923-26, pp. 114-121, 300-301). Non si puö, invece, dimostrare in nessun caso délie piètre di Intercisa la loro provenienza da Aquincum. Conoscendo il trasporto di piètre di Gorsium, avvenbuto in grandi misure, si puö supporre che il veterano, dopo il suo congedo dalle armi, si fosse stabilito in Gorsium. mitológia greca che in notevole parte rievocano i singoli episodi della guerra di Troia. Nel secondo gruppo si vedono sempre scene mitologiche ma con figure in costume locale, esse si riferiscono ad Ercole. I rilievi del terzo gruppo rappresentano scene di caccia. Barkóczi è riuscito a risolvere anche l'interpretazione di queste série. Le scene del primo gruppo appaiono sulle monete coniate per il 900° anniversario del natale di Roma e venivano lanciate nel 147 (Barkóczi 1984, 190). La coincidenza non permette nessun dubbio che anche la série di Intercisa sia in connessione con questo centenario. In base a questa impressionante identifieazione sembrava evidente che nel caso degli altri due gruppi bisognava prendere in considerazione le monete coniate per l'anniversario millesimo. Nel 248 sulle monete coniate per i festeggiamenti rappresentavano scene di caccia. Nel caso del terzo gruppo non si è trovato un paragone di questo tipo. Le piètre scolpite di questa série già prima sono state datate al periodo del passaggio dal secolo II a III. Ciö rende probabile che questo gruppo, similmente agli altri due, possa essere collegato a un'importante festa dello Stato. In questo caso non si traita di altro che délie feste ludi saeculares organizzate nel 204 che ricordavano l'era di Augusto (Barkóczi 1984, 190). L'apparizione di Ercole su queste piètre non è quasi per niente divisibile dall'attuale imperatore Settimo Severo: la sua città nativa, Lepcis Magna in Libia, aveva per divinità protettrice Ercole e il culto di Ercole da parte di Settimo Severo, in base aile fonti d'epoca, è conosciuto da tempo. L'identificazione délie tre série, quindi, si collega a tre importanti feste di Stato dell'Impero Romano nei secoli II еШ. Si pone, quindi, la prossima domanda: sarà stata Intercisa ad ospitare le série di grandi dimensioni legate a tre feste deU'impero? Ciö non è successo in nessun altro castrum о in nessuna altra città. L'ipotesi non puö avère una minima probabilità: le série per le feste appartenevano a regioni molto più grandi, quindi, non potevano essere ospitate nel campo militare di un esercito d'aiuto о in un insediamento civile. Nel corso degli scavi non è stata trovata nessuna traccia di basiliche capaci di accogliere i rilievi di grandi dimensioni. Inoltre, rilievi appartenenti a queste série sono stati ritrovati a Székesfehérvár riutilizzati nelle fondamenta della basilica reale nonché in Gorsium. Gizella Erdélyi è riuscita ad identificare ad Intercisa un ulteriore frammento di una pietra scolpita di Gorsium; ciö esclude la probabilità di poter pensare a série parallele a quelle di Intercisa. La connessione tra i rilievi di Gorsium e quelli di Intercisa è senza alcun dubbio. Secondo l'interpretazione di Barkóczi le tre série originariamente stavano nelle grandi basiliche di Gorsium e da lî venivano trasportate per le costruzioni lungo il limes dopo l'assedio rossolano avvenuto nel 260 che ha distrutto Г area sacra di Gorsium e colpito notevolmente la provincia. L'attacco ha danneggiato fortemente anche le fortificazioni del limes. 20

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