Janus Pannonius Múzeum Évkönyve (1962) (Pécs, 1963)

Sarkadiné Hárs Éva: Lüszterfényű kerámiák és a Zsolnay eosinmázas edények

LÜSZTERFÉNYÜ KERÁMIÁK 385 Note 1. Cfr. Giorgio Rátfa: Il libro dell'arte ap­plicata II. p. 532. 2. Luogo di origine: Masara del Valló. Luogo di custodia: Palermo, Galleria Nazio­nale di Sicila, Palazzo AbbateBi. Ci sono tre scodelle hispano-moresche dai secoli XV— XVI. Le collezioni dei musei italiani hanno una documentazione hispano-moresca molto ricca. Cosi nel Museo Pal. Bellomo di Siracu­sa, nel Pal. Venezia di Roma, nel Museo Civi­co di Bologna nel Moseo di capo di Monte di Napoli, nel Museo ILnternazionale di Cera­mica di Faenza si custodisoono la forma ca­ratteristica dello stile hispano-moresco dei secoli XIII—XVIII. 3. NelPofficina di Deruta si lavora dal 1387 ed ottiene la sua massima prospérité nel secolo XVI. Lo smalto di lustro fu fabbricato già nel secolo XV. 4. Cfr. Catalogue of Italian maiolica, II. tav. 74—75.; fig. 475—478. Qui stesso la figu­ra di donna della scodella num. 480. mostra una grande affinité con quella della scodella di Deruta del secolo XVI. che si custodisce nella cellezione Bargello di Firenze num. 1845. L'orlo della scodella di Firenze lo percorre una ghirlanda di foglie di ghianda e di quercia, ma quello della scodella con la 1. Vaso con fiori di rilievo. Lustro, 1884-89. 37,5 cm. Zsolnay Pécs. Collezione nel Museo Janus Pannonius. Num. d'inven­tario 51.4442.1 2. Vaso con nervatura blu-verde, alla ma­niera cinese, eosin, 1894. 16 cm. Zsolnay, Pécs. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 51.4238.1 3. Brocca alla maniera areca, eosin. 1895—96. 24,5 cm. Zsolnay, Pécs. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 51.3208.1 4. Vaso con quattro manichi ed ornamen­to romano, eosin 1895. 41 cm. Zsolnay, Pécs. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 51.4461.1 5. Scodella, eosin. 1895—97. 7,5 cm. Zsol­nay, Pécs. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent, 51.3202 6. Piatto piano d'eosin. Progetto di Giulio Pompár, 1893—94. Zsolnay, Pécs. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 52.693.1 data 1820 pubblicata nel catalogo Duc de Di­no Collection è di ornamento squamoso. 5. La Grande Enciclopedia Italiana XVII. p. 177. 6. Giorgio Ráth: II. libro dell'arte appli­cata II. p. 536—537. 7. Cfr. Guide to Italien Maiolica (Bernard Rackham). P. 48—49. 8. Vedi la lettera in lingua tedesca pubbli­cata nella nota num. 13. del testo ungherese. 9. L'eosein insoma è uno smalto ridotto. In sostanza è uno smalto facilmente fusibile, ossido di métallo (argento, rame), fuoco ridu­cente. In seguito al soffocamento del fuoco i metalli saranno bruciati sulla superficie dello smalto con lo splendore iridescente per la combustione insufficiente cioè privo di ossi­geno. 10. Piu tardi negli anni del 40 ricomincia la produzione anche della maiolica di porcel­lana. (La maiolica di porcelana è 1'invenzione di Guglielmo Zsolnay; è un prodotto cerami­co misto, raffinato e grigio-biancastro cotto sopra 1100 gradi centigradi.) 11. Oggi si chiama Fabbrica di Porcellana di Pécs dove si fabbricano isolatori elettrici di alta tensione e stoviglie di calcomania. La porcellana artistica è soltanto una parte in­significante della produzione. 7. Grande vaso di eosin con ornamento di fiore. 1896. 46 cm. Zsolnay, Pécs. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 51.4088.1 8. Vaso, série Tut Ench Amun, eosin ope­ra di Teresa Zsolnay, Pécs. 1924—26. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 51.5202.1 9. Vaso d'eosin fatto sotto la direzione artistica di Ladislao Mattyasovszky Zsolnay, Pécs. 1924—34. Coll nel M. J. P. Num. d'in­vent. 51.5407.1 10. Scodella d'eosin con ornamento persia­no, Ladislav Mattyasovszky Zsolnay, 1924— 34. 7 cm. Coll. nel M. J. P. Num. d'invent. 51.4762.1 11. Grande vaso, stile di arabesci trafo­rato hispano-moresco. 60 cm. Zsolnay, Pécs. Coll. J. P. M. Num. d'invent, 51.4762.1 Elenco dei quadri 25 J. P. Múzeum,

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