Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)
CCXLII. Buda, 1525. nov. 30. B. Burgio Antal levele Sadoleto Jakabhoz Jajczáról. Frahnói V.: Mon. Vat. II. sor. I. kot. 290. 1. Tutti li disordini di qui facilmente si porriano remediare, et maximamente questi di Jaiza cum quattro o cinque milia ducati, che sua maestá spendesse in vittuaglie, et che stassero li deputati, che non si movessero, si non al tempó di necessitá. sua maestá fora levata di fatica, di la spesa di le vittuaglie; inperö che ogni anno di le vittuaglie reposte si porria vendere una parte a li citatini et a li soldati, et si ne haveria tanto prezo, et cum quello si porriano arriddoppiare le vittuaglie. Io ho voluto arisicare cum certi frati di San Francesco alcun dinaro, et li ho donato cento fiorini di questa moneta ad efetto, che incomenzino ad mettere in opera questo mio pensiero. Questi frati son persone approbate, et cum la diligentia sua han alcune volté liberato quella citá. Habitano intro la citá. Si attendirano a la promessa, serrá bene; quanno non, non serrá stata opera buttata via haver donato a quelli di Jaiza cento fiorini per vittuaglia; andarano per Tanima di Sua Santitá. Mando la copia di la obligatione, che mi hano fatto et similmente di quella di Strigoniense; né si maravigli Sua Santitá, che Strigoniense dica di haver preso lo dinaro per uso suo ; perché cossi é piü forte la obligatione, che si havesse detto ad uso del re, et non é dubbio che lo dinaro retornirá al suo loco infra lo termino et senza danno di Sua Santitá, et si haverá rimediato a li bisogni, che ci erano grandi.