Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)
ni avidiremo di poi. Lo menő che ni haviremo per questo movimento, serra perdere Jaiza, la quale io non vedo como porremo assocorrere; ma almeno si non per altro, non haverá Sua Santitá di ogni caso, che intravenirá tanto di dolersi, per essere stato quello, che haveria intravenuto per me ad nomo di Sua Santitá tanto tempó avanti predicto. Li bani di Jaiza havisano, che fu fama in la Bossina, che sua maestá andava cum trenta due mile persone per assediare li castelli, che sono in torno di Jaiza, et che lo Bassá di Bossina a questa fama si, é molto fortificato, et che Jaiza é molto stretta di vittuaglie, et have conmeso a questo suo curriere, che non aspetti resposta la sua maestá si non fino a tre giorni. Dicono di volere abandunare la citá, como fu fatto di Severino, et Dio proveda che non seguiti cussi; perché di, qui non é possibile, che possino fare bona provisione. Primo per la penuria di lo dinaro, lo thesorero, che doveria a questo provedere, hogi é partito di qui per Transilvania, et li deve ariscotere certi censi del re, et di poi tornará qui, et poi che serrá tornato, incominzirá a provedere Jaiza ; poi perché li signori non volino mandare la gente sua, né quelli dei regnio volino obedire ali bani, perché sono in discordio. Io per dimostrare, che Sua Santitá have la cura del regnio, che appartiene a bon padre, offersi donar per questo subsidio di Jaiza cinquecento pedoni per doi mesi, purché loro facessero anchora lo dover suo, et cum efetto ci l'haveria donato et sono per donare, si vorrano fare alcuna bona expeditione, o serrano a tempó; quanno non, sapirá lutto lo regnio, sapirá tutto il mondo, che per Sua Santitá non have mancato, che non habia fatto lo debito suo; né pono dire, che lo aiuto et subsidio di Sua Santitá era poco, perché loro anchora han fatto ordinatione et conto, che cum mille pedoni et la gente ordinaria del re et de li signori et quella che li Sclavonia si porrá havere, si porria securamente mettere lo assecorso dentro, talché in tutta la expeditione non corre altro dinaro, che in la paga di mille fanti; di li quali, pagandone Sua Santitá la metá, non pono dire che fu poco. La conclusione Jajcza okmánytára. 22