Gerevich Tibor–Jakubovics Emil–Berzeviczy Albert: Aragoniai Beatrix magyar királyné életére vonatkozó okiratok. (Budapest, 1914. Monumenta Hungariae Historica. Diplomata 39.)

andarà al predicto Sig r e de Camarino, lo è per dare più fede eh' el sia suo soldato, il quale Sig r e Re Ferrando non se sente, ni tene in tuto sicuro del Papa, anzi sta in per­plexita et suspensione non pocha ; et per li deportamenti deli ambassatori de Hispania a favore de S. Beat n e è venuto cum epsi in discordia et scoruzio, dicendoli, non li volere * per iudici ; et mancho la corte de Roma, perchè non vole S. M t à stare al iuditio ni de l'uno ni de l'altro, ma de uno iudice neutrale competente ; et sono in magiore disputa et differentia che mai. Et intendo eh' el Papa s' è doluto cum il Re d'Ongaria eh* el se intrometta in le cosse de Anchona, citate imediate subiecta alla Ecclesia, et eh' el gli ha resposto, non ne volere essere Sig n Maisi, proctetore per mare, et che S. S t à ne habia il dominio et il suo solito censo. Et etiamdio me ha dicto il Magn c 0 Messer Francesco Fon­tana, regio oratore, che la potissima causa dela dillatione, de uno anno che se dà al condure la Ill m a Madonna Biancha in Ongaria, è per la guerra, eh' el predicto Re d'Ongaria ha cum l'Imperatore, et per la discordia sorta fra il predicto Re et il Re de Boemia, li quali solevano essere una cossa mede[si]ma : se bene, dice, sperare eh' el predicto Re d'Ongaria obtenirà Victoria contra l'Imperadore, et si farà la via patente, senza impedimento al condure la sposa. Ho etiamdio de bono loco et da persona fide digna che, essendosse presentato a Viglevani questo novo ambassa­tore ongaro ala Ill m a Duchessa de Milano cum una patente de credenza de la Ser m a Regina de Ongaria, dove era lo jjjmo sig r e Ludovico in persona de dicto oratore : aperen­dosse epsa patente per il canzelero, cadette fora d'epsa una littera, tuto in ziffra cum la contra ziffra, pure direc­tiva ad epsa Duchessa de che il predicto Sig r e Ludovico pigliette gran dispiacere et sdegno, stando suspeso de tale scrivere in ziffra, pensando che praticha poteva on voleva epsa Regina tenire cum questa Duchessa. Et pigliata la ziffra et contra ziffra, la dete ad Messer Joan Jacomo Ghino, suo canzelero, che la cavasse. Non scio anchora quello, che la contenesse, come il sciavero ne advisarò V. Ex ti a. L'ambassata autem de dicto ambassatore sopra

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