Thallóczy Lajos–Áldásy Antal: Magyarország és Szerbia közti összeköttetések oklevéltára 1198-1526. (Budapest, 1907. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 2.)
14o6 júl. 10. tanto l'animo de fideli et indurria tanto terrore allo inimico, quanto cum penna scrivere se potesse. Imperoché avenga dio che quelli sian gran subsidi convenienti et degni ad ogni grandé imperatore, nondimeno la lor ferma avanzaria el numero, et anchi multi quali per devotione non se moveno pigliando exemplo dalia vostra excellentia se moverebeno anche loro ad fare el simile. Per la quale cosa pregamo la vostra celsitudine ne voglia presto et con celeritá mandare dicto subsidio et significarne per lettere quello et quanto ne manda, imperoché per ogniuno homodarme ne mandará, haverá una légioné d* angely alla custodia et governo della persona, dei suo stato et dominio. Et non reste ad fare questo vostra illustrissima signoria, perché forsi da vostri ve sia scripto che in questo anno contra el Turco non se faza apparechio veruno, imperoché colloro 1' hano havuto da quilli, quali credevano el Turcho gli devesse dare quella indusia et tregua le quali loro multo volentero haveriano acceptate, ma creda ad questi la vostra signoria quali ad nuy scrivono che el Turcho vene contra de nuy con tutto el suo sforzo et sua potentia. Mandelo adunque vostra celsitudine presto et nuy procuraremo che nello introito de Albania li vostri harano dalló imperatore, dal re de Ungaria et anche dal conte de Cilia pieno et valido salvoconducto, et subito che noy sentiremo loro essere alli confini de Alamania gli mandaremo incontra. Nuy stamo qui procurare, che li subsidii descendan zuso dove habbiamo mandati cinque milia homini quali hano recevuta la croce. Noy gli mettiamo in ordine per descendere zuso et in cinque di possiamo assere alli confini, dove é el reverendo patre domino el vesovo de Asisi, quale receve pellegrini. É anche li el venerabile patre fra Zohanni de Capestrano ad predicare. Della pace fra lo imperatore et re é grandé speranza, imo quasi una certeza. Delle altre cose secundo accaderano faremo notitia ad vostra signoria, a la quale non scrivemo spesso in questo facto perché sapemo la sanctitá de nostro signore frequenter ne serive et notifica alla vostra signoria, quale Dio se degne perpetuo conservare. Ex Buda die X Julii MCCCCLYI. Jo. cardinalis / apostohee sedis legátus S. Angeli \