Győri Tanulmányok. Tudományos Szemle 43/2021 (Győr, 2021)

Forrásközlések - Forrásközlések Bagi Zoltán Péter - Szovák Márton: Ruggerio Fabbarini leírása Győr 1594. évi ostromáról

BACI ZOLTÁN PÉTER - SZOVÁK MÁRTON tiravano li turchi che ‘1 passato fu nulla. [30] Che con questo terrore si pensava Sinam che dovessero quelli di dentro a lui rendersi a patti cosa veramente che si vidde in breve ridursi in effetto. La partita dell’esercito nostro fu causa che trovandosi poco discosto da Giavarino nella Rubsa molte barche cariche di muni­tione per vivere condottevi da particulari mercanti, questi udita la novella non curando cosa alcuna fuggirono in salvo. La qual cosa risaputasi nella città questi con passarvi ne condussero quella roba poi seco con suo molto contento. Ma gli inimici ritrovandosi hor haver il campo libero discorrevano per tutto et ne presero dieci galere 404r de’ cristiani fornite d’arteglieria che con pochissima guardia si stavano tra l’isola di Cornar et quella di Giavarino. Non ces­sando di espugnar la città fabbricorno sulla riva della Rabba un altro forte che batteva tutta la parte del borgo117 et rovinò tutto il castello et il palazzo del governatore danneggiando ogni cosa. Ma perciò non predendosi quello di dentro con speranza di soccorso fu dato ordine che le munitioni fossero separate secondo la natione acciocché non nascesse tumulto, che non era però che simplice pane, assai ben tristo, che era loro rimasto. Fu mandato il capitano Ottavio Anerleo per sollecitar l’arciduca acciò lo soccoresse che tornò con la risposta che non si sarebbe mancato. [31] Ma gli nemici ritrovandosi al lavoro della trincera già intermesso poter anco la cosa di fornir quella mina a cui già diedero principio. Ma il governatore fatto armare li fanti di quello belouardo di moschettaria et mandando alcuni di suoi in una barchetta. Ne ammazzorno quattro operarii che lavoravano, non solo salvandosi con il passare notando quelle aque et cosi per di dentro cominciò a lavorarsi per poter ritrovarla, et già vi era da presso per il che consul­­tandose dovevan sboccare per consegli del colonnello Periini, fu risoluto di tardar perché era notte fin il giorno seguente. La qual cosa 404v fu cagione che li nemici chiudendola hebbero tempo di poderle dare fuoco ma non havvenne che la fretta non lasciando così ben far l’effetto, per lo più diede fuori per la stessa bocca verso ‘1 campo, che per vero si riusciva, secondo l’usanza atterrava senza dubio tutto quello belouardo. [32] Questa cosa non havendo hauto l’effetto che volevano i turchi per supplirvi con le zappe cominciorno a volerlo atterrare non mancando nell’instesso tempo di fabbricare un altro trincero nella118 fronte sinistra a tantoché la Raba et così a trincerarsi anco nel borgo contro la porta della città acciò non potessero quelli di dentro più sortire, et l’instesso faceva nell’isola presso la ripa del fiume dove stava il bassa della Natòlia con un terzo dell’esercito accampato con che ne veniva la fortezza ad ogni canto esser chiusa da’ trinceri de’ turchi che d’ogni hora si sforzavano per impir il fosso di gettarvi barche, fassine, tavole, legne, terra et ciò che veniva a loro per le mane. Et per levar le difese bresagliar di continuo con le cannonate119 della loro contrascarpa. Et per le altre batterie vicine verso la Raba et nell’isola ruvinavansi le muraglie, li parapetti et in Giavarino non restava cosa secura alcuna et alle volte avveniva che le balle passando per sopra senza offendere la città et percotendo 405r dall’altro parte nei loro propri facevan gran danno. [33] Rimandorno quelli di dentro il capitano Ottavio un’altra volta a protestare l’arciduca 117 Újváros. 118 Jav.: ne alla. 119 Jav.: cannote. 152

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