S. Mahunka szerk.: Folia Entomologica Hungarica 48. (Budapest, 1987)

Materilae tipico - Esaminati 1'holotypus $ e 43 paratypi. Note descrittive - Habitus flg. 87, edeago figg. 88-89, spermateca flg. 90. Anche questa specie, come T. topaliana Scheerpeltz, va attribuita al genere Tricolpochila in base alla forma della sper­mateca, dato che i caratteri delle parti boccali non consentono una netta divisione da Polylobus . Affinità - Per la struttura dell' edeago e della spermateca T. topali appare affine a T. lûtes- cens (Fairmaire et Germain) comb, n. (olim Polylobus lutescens FAIRMAIRE et GERMAIN 1861: 420; FAUVEL 1866: 300; BERNHAUER et SCHEERPELTZ 1926: 767). Il pronoto molto trasverso di T. lutescens , l'edeago a lati paralleli (in visione ventrale) e la presenza di Introflessione apicale del bulbo distale della spermateca, sono alcuni caratteri distintivi evidenti . Tricolpochila variisimilis (Scheerpeltz), comb, n .. figg. 91-92 Polylobus variisimilis Scheerpeltz, 1972: 252, partim. Materiale tipico - Esaminato I'holotypus °. . Note descrittive - Habitus fig. 91, spermateca fig. 92. Affinità - In base alla forma della spermateca la specie appare affine a T. lutescens (Fairmai­re et Germain). Se ne distingue per il pronoto maggiormente trasverso e per la parte prossimale della spermateca descrivente una spira. Dasymera lateralis sp.n., figg. 93-94 Polylobus variisimilis Scheerpeltz, 1972: 252, partim. Materiale esaminato - Holotypus ?, S. Argentina, Chubut El Hoyo, 8.X. 1961 (N. 602), leg. TO­PÁL, (Hung. Nat. Hist. Mus. Budapest). Paratypi: 5 S. Argentina, Rio Negro, El Bolson, 13.X. 1961, (N. 724), leg. TOPÁL, (Hung. Nat. Hist. Mus. Budapest). Descrizione - Lungh. 2,9 mm. Corpo lucido; capo nero-bruno, pronoto bruno con margini la­terali largamente e posteriore strettamente giallo-rossicci; elitre di un giallo sporco; addome bruno; antenne e zampe giallo-rossicce. L'avancorpo e coperto di reticolazione svanita e da tubercoeltti fini e distinti. Spermateca flg. 94, habitus fig. 93. Affinità - La mia compléta conoscenza dei tipi delle specie del genere, mi permetto di affer­mare che non esistono specie presentanti il bulbo distale della spermateca dilatato: tutte le specie note lo hanno appena più largo del tubulo mediano. Per 1'habitus è simile a D. chillana Fauvel, 1866, ma questa specie ha capo più stretto e colore del pronoto molto différente. Oxypoda andigena (Scheerpeltz), comb, n. , flgg. 95-98 Atheta (Atheta) andigena Scheerpeltz, 1972: 219. Materiale tipico - Esaminati I'holotypus ó* e 52 paratypi. Note descrittive - Habitus fig. 95, edeago figg. 96-97, spermateca fig. 98. La formula tarsale è 5-5-5. E' indubbio che la nuova attribuzione generica fe corretta, anche perché tutte le specie ci­lene di questo genere presentano edeago fortemente arcuato al lato ventrale come quello di O. andi­ gena (Sch.). La spermateca ha tipológia simile. Affinità - Per la forma dell'edeago la specie appare intermedia tra O. andina Fauvel, 1866, e O. nigerrima Fauvel, 1866. L'edeago di andina tuttavia ha bulbo basale poci dilatato e l'edeago di nigerrima è molto più profondamente ricurvo al lato ventrale. Oxypoda trapeziceps (Scheerpeltz), comb, n ., figg. 99-103 Pareuryusa trapeziceps Scheerpeltz, 1972: 136. Materiale tipico - Esaminati 1'holotypus ? e 3 paratypi. Note descrittive - Habitus fig. 99, edeago flgg. 101-103, spermateca fig. 100. Affinità - Specie molto affine a O. andina Fauvel; se ne distingue per le elitre molto corte, per la presenza di una vistosa crista apicalis dell'edeago e per 1'assenza di profondissima intro­flessione apicale del bulbo distale della spermateca, come invece si osserva in andina . RINGRAZIA MENTI Ringrazio molto cordialmente il Dr. Z. KASZAB el il Dr. O. MERKL del Museo Ungherese di Storia Naturale di Budapest per avermi concesso in esame tutti I tipi esaminati per présente lavo­ro. Per il prestito di molti esemplari tipici ringrazio moltissimo il D. J. S. ASHE e il Dr. A. F. NEWTON del Field Museum of Natural History di Chicago, il Dr. L. BAERT dell' Institut Royal des Sciences Naturelles di Bruxelles, 11. Dr. F. HIEKE e il Dr. M. UHLIG dello Zoologisches Museum der Humboldt-Universität di Berlino e il Dr. L. ZERCHE del D.E.I, di Eberswalde.

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