VJESNIK 7. (ZAGREB, 1937.)

Strana - 46

46 s'assicura farmi entrare, dubitando d'esser accusato a Costantinopoli, ma mi mando a dire dal signor Don Giorgio Uscovichi missionario, et anco l'ho fatto mio vicario a requisitione del padre Cherubino, che l'altro era pessimo et ignorantissimo, come é noto a padre Palazzolo ivi commo­rarite, che non andasse ma havesse patienza, et cosi mi sono andato trat­tenendo alla meglio che ho potuto, con havermi indebitato. Et le giuro per il sacro che ho adosso, che vivo con la limosina della messa, stante che non ho dove più ricorrere. Lascio considerare alPemin. vos. se mi compie il non andare alla residenza, dove almeno havrei con che vivere da poverello senza vergogna della dignità episcopale come faccio qui in Cattaro. Nientedimeno staro attendendo l'aviso del padre Cherubino et con quello mi regolare, che se mi scriverà che vadi e giuro da quel che sono anderò se vedesse subbito esser amazzato. Se poi succederà danno ad altri di questo iò me ne protesto avanti Dio non volerne render conto all'altra vita. Quanto le scrivo é l'istessa verità, et mi constituisco esser giudicato da qualsivoglia anco mio inimico, che gli farò vedere tutte le lettere le quali mandarei. ma dubito si perdano 1 , che se non potro entrare le portano in Roma, et con quelle si vedrà la mia innocentia. Sono qua in Cattaro doi padri Albanesi riformaci quali hanno anco parenti Turchi, e pare il padre Cherubino gli scrive non vadino, hora faccino la conse­quenza di me. Dio perdoni ä tutti et humilissimo m'inchino baciandole le sacre vesti. Di Cattaro li 30 gennaro 1648. Di v. emin. rever. Potpisa nema?) P. s. M'ero scordato, che anco é qui il monsignor Sappatense, che é del paese et ha parenti; niente di meno il padre Cherubino et suoi preti gli scrivano non vadi, che sarebbe la rovina di loro, et cosi si tratiene dicendole anco, che se per sorte dovessi andare il che non credo, non ho paramenti pontificali ne meno pontificale, che aspettare il tutto conforme il decreto fatto coram pontifice. Et in ogni diffetto mi rendo in colpa, ma mai d'esser bugiardo, bensi di dire sempre la verità. Na hrptu: Lettera scritta da me alla sacra Congregatione. XIII. Kotor 23. maja 1648. Fra Cherubin Trentino prefekt apostolskih misija za Albaniju svjedoci, da je biskup skadarski pokušao ući u svoju biskupiju, ali da to zbog rata između Turaka i mletačke republike nikako ne može. *) Iz drugih vijesti znamo, da je skadarski nadbiskup Gregorije Frasini zbog rata, što ga je vodila Venecija s Turčinom, a i zbog nemira u Albaniji morao izbi­vati iz svoje nadbiskupije.

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