ARHIVSKI VJESNIK 3. (ZAGREB, 1960.)

Strana - 97

l'infausta vista e dei Paša dei Kadi, quando anche ci va di mezzo il mio interesse. Niko Veliki, quando fù a Vienna, si accorse tosto che egli era giuocato e che rapprešentava un personnaggio di teatro; in tal caso non gli resté altro se non di udire in pace la parte di commediante ma anche un commediante s'industria a non essere fischiato, e questo (se l'amor proprio, tanto facile a darla a lena, non lo inganna) crede di avère ottenuto, ed il brano délia vostra lettera lo ribadisca nella sua persuasione 1 Pucić. 2 Ljubiša Stjepan Mitrov. [Dubrovnik] 6. X 1861. Niko Veliki Pucić Valtazaru Bogišiću (Beč) o svojoj ulozi u političkim zbivanjima. Alla vostra lettera da Vienna io diedi risposta, ma, non veggendo più comparire vostri caratteri, io temo che la mia non siasi smarita per istrada. Voi mi faceste elogj sulla mia condotta politica, in uno tuono che potrei pigliare per semiserio, ed io Vi risposi che m'era accorto bensi sul principio che mi facevano rappresentare una comedia ma, che, dietro la riflessione che un commediante per non essere fischiato ha d'uopo d'investirsi del carattere della parte che recita, io ho travagliato come se gli individui coi quali avevo da trattare fossero sinceri e probi galantuomini e non maschere di carnavale, quindi ho potuto lusingarmi di non aver meritato fischi. Mi sono ritirato dalle scene tosto che ho potuto farlo con decenza, contento corne chi non riconosce nè premj nè pene possibili ad infliggerglisi da altri che dalla propria coscienza, e questa sotto l'usbergo del sentirsi pura mi ha pienamente assolto. Ora mi occupo di cose economiche private, io non ho usato il mezzo da Voi suggeri­tomi — prodaj i drugoga Mihaća za iziti s' tvojom =j= perche i prezzi del mer­cato erano troppo al di sopra dei miei tenui modi; ma pure in viaggi in rappre­sentanze ecc ecc ho speso non poco nè ho potuto farlo senza aprire buchi, che ora conviene stroppare. A queste si limitano attualmente le mie cure. I miei sacrifizj mi paj ono cosa vile e da poco al paragone dei danni occorsi a coloro, che hanno, come io, creduto alia parola Sovrana ed operato ritenendola leale, dei quali gli uni perdettero la liberté come Gavranić, Bečir, Vragolov, gli altri la patria come Baule e D. Antun Ramadan. A proposito di Ramadan mi fù raccontato da Stauber l'ultima volta che fui a RV. 1 essere sucessa una differenza fra voi e lui in aff ari d'intéressé, la quale coll'inter­vento di esso Stauber venne felicemente sopita. A Voi, che accoppiate lo studio del diritto Romano e quello delle belle lettere, non vi sarà discaro ricordarsi della verità che il summum jus è la summa injuria, e che non sarebbe cosa generosa vessare un profugo. Io dal mio canto mancherai alle obligazioni impostemi daU'amicizia, che a Voi'mi lega, quallora trascurassi d'avvertirvi che da tutti si ritiene a RV. essere il rapporto fattovi dal Bielić, maslo Lu ja Seragli, il quale Seragli liberale come i sepulcra đealbata del Vangelo ha fatto buoni affari in politica perche ha potuto inscrivere nel 7 — 97 —

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